Comune Agropoli condannato per condotta antisindacale. Rispoli: «Tutelati i diritti dei lavoratori»
| di Luigi MartinoIl tribunale di Vallo della Lucania, sezione Lavoro, ha emesso un decreto il 6 giugno scorso dichiarando l’antisindacalità delle azioni intraprese dal Comune di Agropoli riguardanti l’adeguamento del regolamento di polizia locale. La decisione è stata presa in risposta all’iter giudiziario promosso dalle Segreterie provinciali della Csa Salerno e dalla Cgil Fp Salerno, con l’assistenza legale dell’avvocato Giuliana Alati dell’ufficio legale della Cgil.
Il giudice del Lavoro ha riconosciuto pienamente le tesi avanzate dalle parti attrici, evidenziando la violazione da parte del Comune di Agropoli degli articoli del Contratto collettivo nazionale di lavoro del 16 novembre 2022, nonché delle disposizioni normative in materia di consultazione sindacale.
In particolare, è stato accertato che il Comune di Agropoli ha omesso di informare preventivamente le Rsu e i Rappresentanti Territoriali delle organizzazioni sindacali di categoria firmatarie del contratto circa l’adozione della delibera di consiglio comunale numero 59 del 29 maggio 2023. Di conseguenza, il Tribunale ha ordinato al Comune di cessare immediatamente tale comportamento antisindacale attraverso la revoca della suddetta delibera.
Angelo Rispoli, segretario generale della Csa Salerno, ha commentato: “Questa sentenza conferma che la tutela dei diritti dei lavoratori è una priorità irrinunciabile. L’ente comunale deve rispettare pienamente il contratto e consultare adeguatamente le organizzazioni sindacali prima di adottare decisioni che riguardano i lavoratori”.
La sentenza del Tribunale, dunque, rappresenta un importante riconoscimento della legittimità delle rivendicazioni sindacali e sottolinea l’importanza della tutela dei diritti dei lavoratori nell’ambito delle relazioni industriali.
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