Quattro proposte di legge presentate a Salerno dal Psi

Alla presenza del Segretario Nazionale del PSI Riccardo Nencini, Silvano Del Duca, giovane promessa di Camerota della  segreteria nazionale Psi, spiega sinteticamente i contenuti delle quattro proposte di legge presentate a Salerno.

Riceviamo e integralmente pubblichiamo il seguente comunicato stampa:

Numerosissima presenza di militanti e cittadini questo pomeriggio, Giovedì 28 aprile alle 15.30 a Salerno, presso la Sala del Bar Moka  in Corso Vittorio Emanuele, dove il Partito Socialista Italiano si è riunito per parlare delle proposte recentemente presentate dal PSI. In particolare vi è stato modo di approfondire la campagna “Quattro firme per cominciare a rifare l’Italia”, iniziativa lanciata la scorsa settimana alla presenza del Segretario del PSI Riccardo Nencini davanti a Montecitorio. Sono intervenuti:
Nicola Costa – Segretario provinciale Giovani Socialisti di Salerno
Silvano Del Duca – Segreteria nazionale Giovani Socialisti
Gaetano Barra – Presidente PSI provincia di Salerno
Enzo Maraio – Responsabile Mezzogiorno Psi e candidato al consiglio comunale di Salerno
On. Riccardo Nencini – Segretario nazionale Partito Socialista Italiano.
“Viviamo ormai in una società disperata, scoraggiata e delusa dalla classe politica che la governa – afferma Silvano Del Duca – che non riesce più a sperare in un futuro migliore. Le altre forze politiche, offuscate da altri interessi, stentano ad affrontare le questioni che attanagliano il nostro paese. In contro tendenza, il PSI di Nencini, lancia una raccolta firme nazionale puntando alla modifica dell’attuale legge elettorale, a cambiare il finanziamento pubblico per rendere sobria e trasparente la politica, a istituire una tassa equa sulle transazioni finanziarie e a innovare la legislazione sul lavoro per eliminare la precarietà e dare parità vera a uomini e donne. I socialisti italiani, si candidano per dar voce al malessere sociale della nostra società e – conclude Del Duca – per realizzare il sogno di rifondare e “rifare” l’Italia”.