Comunità Montana ‘Bussento, Lambro e Mingardo’: imprese fornitrici liquidate in tempi sotto media nazionale

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Comunità Montana ‘Bussento, Lambro e Mingardo’: imprese fornitrici liquidate in tempi sotto media nazionale

Nel 2021 e nel 2022, l’indicatore del tempo medio ponderato dei pagamenti, per la Comunità Montana “Bussento – Lambro e Mingardo”, è stato di 15 giorni, rispetto ai tempi medi che – per gli altri Enti pubblici – si attestano tra i 34 e i 42 giorni.

Per contrastare l’endemico fenomeno dei ritardi nei pagamenti dei fornitori, da parte degli Enti Pubblici, con la legge n. 145/2018, è stato istituito l’obbligo di accantonare al Fondo di Garanzia Debiti Commerciali una percentuale delle risorse proprie di ciascun Ente. Tale obbligo è stato previsto per gli enti che, non rispettando i termini di pagamento delle transazioni commerciali, non riducendo il debito pregresso o non alimentando correttamente la piattaforma dei crediti commerciali (PCC) istituita dal MEF, risultano inadempienti e sono, pertanto, tenuti ad accantonare nella parte corrente del proprio bilancio una quota di risorse, variabile a seconda dell’entità della violazione. Il fenomeno del ritardo nei pagamenti ha causato negli anni, oltre ad un indebolimento della fiducia nei confronti della PA ed un aumento dei costi per le amministrazioni stesse, notevoli difficoltà economiche a numerose aziende private, sino a causarne il fallimento.

Anche quest’anno, sulla base dei dati risultanti dalla PCC, la Comunità Montana “Bussento – Lambro e Mingardo” è stata esonerata dall’obbligo di accantonamento al Fondo di Garanzia Debiti Commerciali, avendo liquidato le imprese fornitrici in un tempo medio di 15 giorni, con un dimezzamento del tetto massimo di 30 giorni stabilito dalla legge. Un bel risultato, che l’Ente vuole condividere con grande soddisfazione e che mostra l’attenzione autentica nei confronti delle imprese fornitrici, alle prese con le difficoltà determinate dalla crisi economica in atto e dalle rigidità del sistema bancario.

Un altro importante risultato, per un Ente virtuoso e puntuale come la Comunità Montana, è quello che, sottrattosi dall’obbligo di accantonare una parte delle proprie risorse – obbligo avente evidente natura sanzionatoria nei confronti degli enti “cattivi pagatori” e che ne limita di fatto la capacità di spesa – non sottrae risorse dalle proprie disponibilità e non limita così la propria azione, ed anzi, agevola in tal modo un circuito virtuoso ulteriori miglioramenti.

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