Comunità Parco del Cilento, il Pd lancia Stefano Sansone. Tensioni e scenari politici

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Comunità Parco del Cilento, il Pd lancia Stefano Sansone. Tensioni e scenari politici

Stefano Sansone, sindaco di Ascea, emerge come il nome indicato dal Partito Democratico per la presidenza della Comunità del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Una candidatura che, salvo colpi di scena, potrebbe raccogliere il sostegno della maggioranza dei sindaci dell’area Parco vicini al centrosinistra, consolidando il peso politico del Pd nell’ente.

La corsa per la successione a Salvatore Iannuzzi, sindaco di Valle dell’Angelo e presidente uscente dal 2016, coinvolge circa 80 Comuni, chiamati a scegliere il nuovo leader. Sansone, sostenuto dai vertici provinciali del Pd e promosso dall’onorevole Piero De Luca, sembra aver superato altri potenziali candidati di spicco, come Stefano Pisani, sindaco di Pollica, e Maria Teresa Scarpa, primo cittadino di Gioi.

Un passaggio chiave si terrà domani alle 17 presso l’aula consiliare di Vallo della Lucania, dove una riunione decisiva del Pd provinciale potrebbe ufficializzare la candidatura di Sansone. Tuttavia, l’unità del partito appare in bilico, minacciata dalla frammentazione delle correnti territoriali. Tra le voci critiche, Simone Valiante, sindaco di Cuccaro Vetere, ha escluso qualsiasi interesse a candidarsi, denunciando le difficoltà operative in un contesto politico «ostaggio di assetti di potere provinciali asfittici».

LA SFIDA DEI NUMERI

La prima convocazione dell’assemblea dei sindaci della Comunità del Parco è fissata per domani alle 16, ma le previsioni indicano che difficilmente sarà raggiunto il quorum necessario per procedere con l’elezione. In questo caso, tutto slitterebbe alla seconda convocazione, programmata per il 27 gennaio, data che potrebbe rivelarsi decisiva.

Nonostante il centrodestra non disponga di una maggioranza consolidata all’interno dell’assemblea, eventuali divisioni nel centrosinistra potrebbero aprire scenari inaspettati. Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega hanno già avviato consultazioni interne, anche se al momento non emergono nomi alternativi in grado di competere efficacemente con Sansone.

UNA SCELTA CRUCIALE PER IL FUTURO DEL PARCO

L’elezione del nuovo presidente rappresenta un punto di svolta per il rilancio della Comunità del Parco, un ente che negli ultimi anni ha affrontato numerose difficoltà gestionali e politiche. La scelta di Stefano Sansone, figura percepita come capace di incarnare le esigenze territoriali, punta a garantire continuità e stabilità in una fase delicata.

Resta da vedere se la riunione di domani a Vallo della Lucania sarà sufficiente per superare le tensioni interne al Pd e trovare una convergenza. Il 27 gennaio potrebbe essere la data decisiva per scrivere il futuro della Comunità del Parco, ma l’ombra di possibili sorprese politiche rimane dietro l’angolo.

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