Concorso ‘Mille mani per un sorriso’, i premiati a Paestum
| di RedazioneUn cerimoniale di premiazione intenso e avvincente, come volevano gli organizzatori, ha coinvolto allievi premiati e spettatori in un percorso di scoperta e conoscenza circa le opportunità e i pericoli che il mondo digitale riserva ai suoi fruitori. Allievi e docenti, nonché, tanti genitori, hanno partecipato con piacere e compiacimento al cerimoniale per festeggiare le vittorie dei propri figli e approfondire le problematiche legate al mondo digitale. Il presidente Matteo Del Galdo, nelle vesti anche di Direttore artistico del Concorso, presenta e dipana la scaletta della premiazione. Molto importanti e apprezzati sono stati gli interventi degli ospiti d’onore che hanno raccontato la loro esperienza nel campo digitale, come il Massimo Lamonaca, Giudice della Corte di Appello Sezione Minorenni di Salerno e della Comandante Provinciale Guardie Ecozofile Eugenia Mursa.
Così come i saluti dell’assessore Maria Rosaria Picariello in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Capaccio Paestum e la partecipazione della prof.ssa Anna Rosa Palladino, Presidente dell’Associazione Cà-pacciàmm, partner organizzativa dell’Associazione Cilento Verde Blu odv, nella realizzazione della manifestazione. Come in ogni edizione ha partecipato la famiglia Salierno per il conferimento del Premio Speciale dedicato alla piccola Mariana Salierno, scomparsa nel 2017, e per la consegna della Borsa di studio abbinata al premio, pari a 300,00 euro, offerta dalla stessa famiglia. Presente anche il presidente della Giuria del concorso, l’artista Mario Romano, accompagnato da molti dei suoi colleghi giurati.
Le opere dei vincitori, proiettate in formato fotografico su uno schermo e descritte da dettagliate motivazioni, hanno testimoniato una grande attenzione da parte dei giovani allievi su una tematica di attualità, non certo facile da affrontare, come la straripante ingerenza del mondo digitale nella vita di ognuno di noi. Ogni opera ha narrato un’esperienza diversa, ma, molte sono accomunate da una contrapposizione netta tra mondo reale e mondo digitale, dove il primo appare pieno di colori, di ragazzi che giocano e passeggiano in una natura idilliaca; nel secondo campeggia un’atmosfera cupa, spenta, evidenziata sempre dall’uso del colore grigio, a volte dalla presenza di inquietanti gabbie. I social che un tempo forse venivano visti come una grande occasione di relazione e amicizia, invece ora, da molti dei giovani artisti, vengono percepiti come un tribunale giudicante che ti fa sentire inferiore e inadeguato. In alcuni disegni si intravede il timore di essere letteralmente manipolati, di diventare burattini ingabbiati e manovrati da una mano nera, mentre in tanti altri si evince la consapevolezza che l’universo virtuale, non sia poi un mondo alternativo, in cui ci si possa rifugiare per vivere meglio. Ne vengono infatti tratteggiate, mirabilmente, tutte le negatività, prima fra tutte la solitudine! Ma se il virtuale non può e non deve sostituire il nostro mondo reale, rimane il fatto che i dispositivi digitali, in alcune opere, vengano indicati come strumenti per approfondire materie di studio, per colmare distanze reali, geografiche con amici che vivono in altri Paesi, per accrescere le conoscenze, per essere informati sulle problematiche sociali.
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