Confesercenti Salerno: «Segnali incoraggianti per il turismo ma budget spesa in netto calo»
| di RedazioneComplice il grande caldo si registrano, nuovamente, dati incoraggianti per il settore turistico salernitano anche per l’ultimo esodo del weekend di luglio. Secondo l’ ultima analisi sulle disponibilità di camere on line da parte del CST per Assoturismo Confesercenti avremo oltre sei milioni di pernottamenti per una occupazione complessiva intorno all’82% risultato in crescita sia rispetto al 2021 ma anche rispetto all’anno pre pandemia ovvero il “lontano” 2019.
Prenotazioni in crescita quasi ovunque, in calo solo le località termali. Bene città d’arte, ma la stagionalità premia località marine (92%) e laghi (91%).
«La ripartenza continua, ma arrivano segnali di rallentamento. Località del Sud penalizzate dal caos voli, aumento delle tariffe e caro benzina», queste le considerazioni generali rispetto all’analisi di Assoturismo.
In generale, per il primo esodo di agosto verso le località di vacanza, è stato registrato un leggero calo di prenotazioni nelle strutture delle località termali (67% di saturazione), mentre segnali positivi sono stati rilevati per le imprese ricettive delle aree collinari/rurali (83%) e di montagna (80%). Continua la tendenza di ripresa anche per le città d’arte (74%), con un sensibile aumento dei pernottamenti negli hotel, oltre che dei turisti stranieri.
Ma la stagionalità del periodo, oltre alle eccezionali ondate di calore, ha favorito l’afflusso di turisti verso le località balneari (92%) e dei laghi (91%), saldamente in testa alla classifica delle mete più prenotate.
Tra le principali riviere italiane i tassi di saturazione più elevati sono stati rilevati per le Riviere della Liguria, la Costiera Amalfitana, la Versilia, la Riviera del Conero e la Costa Smeralda, con più del 90% delle camere occupate.
«Ritornano gli stranieri lungo la nostra provincia salernitana, soggiorni brevi ma pur sempre un segnale di ripartenza positivo per il settore – dichiara Raffaele Esposito Presidente provinciale di Confesercenti Salerno, – non mancano le criticità ovviamente specie per i turisti cosiddetti domestici, molte imprese segnalano una riduzione della spesa dei vacanzieri con budget limitati e richieste di soggiorni sempre per periodi più brevi con la richiesta di sconti o agevolazioni anche per l’alta stagione».
«Siamo contenti per la riconferma in ambito nazionale della nostra straordinaria Costiera Amalfitana tra le mete di élite italiane – prosegue il presidente Esposito – ma anche dei passi da gigante della città di Salerno sempre piu destinazione e della provincia a sud di Salerno, Cilento e golfo di Policastro, che anche nella fase di ritorno al viaggio internazionale, tengono il passo con una incidenza più alta di criticità, grazie alle straordinarie bellezze naturalistiche sempre apprezzate dall’ utenza estera, soprattutto europea e da quella nazionale».
«Come accennato in premessa e già anticipato da settimane, il carovita e quindi il caro benzina sta inevitabilmente penalizzando soprattutto le mete del Sud Italia, le mete e le destinazioni cosiddette di prossimità che in ambito regionale ed extra regionale si raggiungevano anche 3/4 volte al mese adesso stanno diventando mete e destinazioni sempre meno frequenti per il costo del carburante ed in generale per gli aumenti generalizzati. Una mazzata per giovani e famiglie che devono accontentarsi di “arrivare” nella destinazione “sognata” sempre con meno frequenza riparando poi in destinazioni magari meno appetibili ma più congrue al proprio budget e vicine ai grossi centri urbani. Ad essere penalizzati maggiormente risultano essere interi territori della nostra meravigliosa provincia – conclude il presidente Esposito, – abbiamo notato flussi extra regionali in diminuzione specie durante i giorni settimanali proprio dovuti a questo aspetto. Anche la capacità di spesa di giovani e famiglie risulta essere più ragionata logica conseguenza dei mesi terribili della pandemia. Confidiamo nel recupero di maggiori flussi di turismo internazionale che dovranno rappresentare per le nostre imprese una nuova fase di vera ripartenza e di benessere territoriale».
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