Consac, Maione: «Quasi ultimati i lavori per ottimizzare gestione risorse idriche di Cilento e Diano»
| di Pasquale Sorrentino«Sono davvero contento nel constatare che i lavori del progetto REACT, cominciati d dicembre del 2022 per ottenere una gestione ottimale delle risorse idriche del Cilento e Vallo di Diano con la digitalizzazione delle reti, tecnologie di misura smart e sistemi di monitoraggio avanzati, sono quasi del tutto ultimati, rispettando in pieno la tabella di marcia che ci eravamo prefissati. L’importo impegnato supera i 12 milioni di euro e ha interessato un bacino di utenza con circa 140 mila persone». Lo scrive in una nota Gennaro Maione, presidente di Consac, Gestione idriche.
«Questa scelta porterà ai comuni gestiti da Consac una serie di miglioramenti nella distribuzione dell’acqua potabile. La soluzione progettuale adottata prevede la digitalizzazione e distrettualizzazione delle reti di distribuzione mediante l’implementazione di un sistema intelligente di gestione e monitoraggio delle reti idriche riconducibile al paradigma Water 4.0. – continua Maione – Una cyber-infrastruttura, costituita da un sistema di raccolta e da sistemi di stoccaggio, analisi e visualizzazione dei dati stessi, consentirà di ricavare una rappresentazione dettagliata della rete e di adottare decisioni efficaci e in tempo reale. Questi sistemi, interconnessi con l’ausilio di software e reti, aprono scenari nuovi sulle possibilità di monitorare, automatizzare, prevedere e ridurre al minimo i rischi intrinseci connessi alle reti idriche complesse».
«Da numerosi studi effettuati – prosegue il presidente – è noto come, tra gli interventi menzionati, la gestione distribuita delle pressioni, il controllo attivo delle perdite e la sostituzione dei contatori rappresentino gli interventi a più alto impatto nella riduzione degli sprechi e nella diminuzione della quantità di acqua non fatturata. Il progetto si concentra, pertanto, sulla digitalizzazione e sull’automazione come aspetti centrali di una strategia per una gestione dell’acqua efficiente, flessibile e competitiva. A tal fine, i sistemi cyber-fisici (CPS) consentiranno la creazione di una rete intelligente che collega gli utenti con i componenti di un’infrastruttura idrica sostenibile nella quale si realizza un’interazione tra tecnologie di rete attuali e future, che consentono di utilizzare i dati digitali provenienti dall’ambiente e dal ciclo dell’acqua con un approccio olistico lungo l’intera catena del valore».
«Con questi interventi, – aggiunge – la maggior parte realizzati e gli ultimi in fase di ultimazione, tendiamo a una gestione ottimale delle risorse idriche del Cilento e Vallo di Diano tra digitalizzazione delle reti, tecnologie di misura smart, e sistemi di monitoraggio avanzati attraverso la distrettualizzazione con l’installazione di 641 misuratori di portata in entrata/uscita dai serbatoi, 270 datalogger di misura dei livelli idrici nei serbatoi costituenti l’Ambito di Intervento, e 5.000 smart meter da installare alle utenze e circa 20 chilometri di sostituzione reti. La realizzazione e l’implementazione di tale sistema di digitalizzazione cyber-fisico, secondo il paradigma Water 4.0, prevede l’installazione di dispositivi intelligenti e la programmazione di un software di sistema, l’inserimento di valvole riduttrici di pressione, la sostituzione di tratti di rete per una lunghezza stimata di circa venti chilometri. Con questi interventi si potrà agire in maniera significativa sui Macro-Indicatori fissati da ARERA aumentando la capacità di gestire in modo durevole il patrimonio delle infrastrutture idriche: riducendo le dispersioni idriche e migliorando la qualità del servizio ai cittadini. Naturalmente – dice in conclusione Maione – tutto questo è stato reso possibile non solo dall’impegno incessante e continuo di Consac ma anche grazie alla collaborazione assolutamente indispensabile delle amministrazioni comunali coinvolte nei lavori e alle quali va il nostro ringraziamento».
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