Tra Scienza certa e probabile non dimentichiamo la Filosofia
| di Marisa RussoViviamo un’epoca che ha visto l’esasperazione della tecnologia, al di là della Scienza pura, e che si è sempre più allontanata dall’unione con la Religione in senso lato e con la Filosofia. Eppure entrambe sono necessarie per la formazione dell’individuo, ed in particolare nella prima fase giovanile dell’esistenza. Da molti tuttora gli ambientalisti, che tendono a richiamare ai danni che l’uomo moderno crea nell’Ambiente, per una giusta prevenzione, sono considerati “pessimisti” e, da una certa schiera di persone, richiamati sarcasticamente ad un maggiore sconsiderato ottimismo. Incredibile! Il vivere secondo coscienza nel rispetto della vita in ogni sua forma è essenziale per la idonea sopravvivenza del pianeta. Il creare invece allarmismo eccessivo, tensione per catastrofi che non possono essere controllate, come il possibile tsunami del vulcano sottomarino nel Mar Mediterraneo del Sud d’Italia, è pericoloso! Tale tema non può essere affrontato in modo divulgativo, senza rendersi conto degli squilibri che in personalità fragili può causare . Il senso della vita, nella sua profondità e coscienza deve essere maturato, nell’accettazione dell’imprevisto, sostenuti da una salda e consapevole filosofia esistenziale che non conduce alla visione di una vita precaria che porta ad ogni esasperata scelta per l’attimo certo! Anche nella consapevolezza dell’imprevedibile a cui appartiene il nostro stato umano, occorre vivere in una previsione di un presente e di un futuro impegnato, costantemente, sempre, senza inutili paure. Non possiamo poi meravigliarci se molti giovani, senza lavoro stabile, senza sentimenti stabili, senza certezze e fiducia nella politica, nel mondo religioso ed in altro divengono spietati nei gusti delle emozioni violente e subitanee, senza considerare gli effetti futuri…..di un futuro così poco intravisto!!! Questa pagina, che non so se vorrete pubblicare, rivolta a tutti, ma scritta pensando ai miei giovani familiari, studenti, amici, a tutti ed in particolare a quelli più fragili, non sostenuti da persone salde, è stata ispirata dai vari articoli e video sul tsunami, ma era già comunque da tempo maturata in me in tante constatazioni quotidiane, nel mondo della scuola, dell’Arte, del giornalismo, ovunque!! Occorre fare molta attenzione, in ogni campo credo sia proficuo il risultato in un cammino di unione di personalità giovani con quelle meno giovani, che possono portare il maggior contributo di riflessione, di meditazione, di esperienza, che sono i fattori che mi hanno spinto a questo breve, ma molto sentito, richiamo a fare attenzione.
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