Controlli dei carabinieri nell’area marina protetta Santa Maria di Castellabate: violazioni e sanzioni
| di Antonio VuoloNelle scorse settimane militari della Stazione Carabinieri Parco di Castellabate, con il supporto operativo e logistico del Nucleo Carabinieri Subacquei di Napoli, hanno svolto controlli finalizzati alla prevenzione delle violazioni in danno dell’Area Maria Protetta Santa Maria di Castellabate istituita con Decreto 21.10.2009 del Ministero della Transizione Ecologica (già Ministero dell’Ambiente). Attenzione particolare è stata posta su tutte quelle condotte che hanno un significativo impatto su ecosistemi marini di particolare pregio ambientale quali le prateria di Posidonia oceanica, pianta marina endemica del Mediterraneo e tutelata da numerose normative nazionali e comunitarie nonché oggetto di numerosi progetti di conservazione e ripristino che coinvolgono anche il Nucleo Carabinieri Subacquei di Napoli.
Numerosi sono le funzioni che svolgono le praterie di Posidonia giocando un ruolo importante nella produzione di ossigeno e nello stoccaggio dell’anidride carbonica, contrastando i cambiamenti climatici, offrendo riparo ed idonei siti di riproduzione a numerose specie di fauna ittica, contrastando il moto ondoso e l’erosione della costa e delle spiagge anche attraverso depositi – cd. banquette – costituite dalle foglie di Posidonia spiaggiata.
Va osservato che, purtroppo, tale ecosistema viene messo in pericolo da talune attività umane che impattano sul suo equilibrio provocando danni ambientali, a titolo di esempio la pesca a strascico e l’ancoraggio. All’esito dei controlli, espletati anche con il supporto di un mezzo nautico in uso ai Carabinieri Subacquei, sono state elevate oltre 30 sanzioni amministrative per violazione al divieto di ancoraggio al di fuori delle zone individuate con apposito disciplinare emanato dall’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni (ente gestore dell’area marina protetta).
Sono stati altresi effettuati mirati servizi preventivi di osservazione finalizzati a reprimere il fenomeno dell’antibracconaggio ittico effettuato mediante pesca subacquea. Si ricorda che nell’Area Marina Protetta Santa Maria di Castellabate l’ancoraggio è consentito solo in sette aree delimitate ciascuna da quattro gavitelli di colore giallo. I controlli continueranno nelle prossime settimane al fine di consentire la sostenibile fruizione dell’Area Marina Protetta contemperando, al tempo stesso, le esigenze di tutela degli ecosistemi marini che caratterizzano questo tratto di costa.
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