Coppola su Vassallo: «Non è tutto rosa e fiori». Spira: «Storia Angelo non va sporcata»
| di Luigi MartinoAngelo Vassallo, probabilmente, in modo così pubblico, così chiaro, non era mai stato tirato in ballo dopo la sua scomparsa, 5 settembre 2010, se non per fatti inerenti al delitto e alle indagini. A collocare il suo nome in un contesto diverso da quello investigativo o commemorativo, è il sindaco di Agropoli, Adamo Coppola. Il primo cittadino ha risposto, ieri, nel corso del consiglio comunale, la consigliera comunale Gisella Botticchio, la quale ha avanzato la proposta di intitolare una strada al sindaco di Pollica ucciso da mani ignote più di dieci anni fa. Ad Angelo Vassallo, dal giorno della tragedia, sono state dedicate piazze, porti, biblioteche, strade, associazioni e circoli. Alla proposta della Botticchio, Coppola afferma: «Mi sono trovato a conoscere Angelo Vassallo. Io ero appena entrato in politica, lui era già navigato. L’ho incontrato nel Corisa4. Gestiva gli equilibri politici del Consorzio». E poi: «Il Corisa4 è stato il più grande carrozzone politico ed economico della Provincia. Ancora oggi ci sono buchi spaventosi da mettere a posto che metterebbero in ginocchio la Regione Campania». Coppola continua a fa riferimento ad altre figure politiche del territorio e non solo. Tira in ballo Gerardo Spira, storico segretario di Angelo Vassallo, all’epoca direttore del consorzio Corisa4.
Le reazioni
Le dichiarazioni di Coppola non sono passate inosservate. «Chiedo pubblicamente che la Procura e la Commissione Antimafia facciano luce sulle parole espresse dal sindaco di Agropoli. Magari questo signore sa più di quello che tutti noi sappiamo». Sono queste le parole di Dario Vassallo all’indomani dei fatti. Dario, fratello di Angelo, si batte da anni, su e giù per l’Italia, alla ricerca della verità. Due libri scritti, migliaia di chilometri macinati. E’ stato anche querelato dai carabinieri in un’occasione. Non si è mai fermato.
Al suo fianco, spesso, Gerardo Spira, che non molto tempo fa ha raccontato parte della sua storia al fianco di Angelo al nostro giornale. «Un vecchio detto ricorda che la storia dell’uomo, quando è fatta, nessuno la può cancellare. La storia di Angelo Vassallo è negli onori che l’intera comunità mondiale gli ha riconosciuto e gli tributa, giorno per giorno. Essa è nei fatti e prima ancora scritta negli atti pubblicati nella bacheca nazionale e mondiale. Nessun suo atto o fatto ha sforato mai la legge» dice Spira.
«Veniamo alle parole deliranti del signor Coppola. Vestito sindaco di Agropoli. Le dichiarazioni di questo signore cadono sotto la sua responsabilità. Il Consorzio, Corisa4, citato, che fui chiamato a coprire nel 2002 – racconta Spira – è un ente pubblico. Costituito con legge regionale, su delega della legge dello Stato, per fare fronte all’emergenza dei rifiuti in Campania. Quindi ente voluto dal legislatore, e non carrozzone come definito dallo sprovveduto amministratore. Con la dichiarazione dello Stato di Emergenza furono costituiti 15 Consorzi in tutta la Regione Campania, sotto il Controllo del Commissario Straordinario. Il Consorzio Corisa 4, era un Ente di programmazione territoriale, costituito da 49 comuni racchiusi con legge regionale, tutti rappresentati dai sindaci che formavano l’assemblea. La gestione – continua – era affidata al Comitato, appunto di gestione, di cui non faceva parte alcun Sindaco. Nel 2009 con legge fu chiusa la fase straordinaria e affidato alle province il potere di nomina dei Commissari liquidatori delle attività pregresse. Con delibera n. 11 del 24 febb 2010 il comitato di gestione del Consorzio deliberò il bilancio conclusivo al 31 dicembre 2009 con un avanzo di amministrazione di oltre 3 milioni di euro, trasmettendo, con notifica, gli atti relativi sia al Commissario liquidatore, che alla Provincia, con nota n. 885 del 27 febbraio 2010».
Il racconto del segretario di Angelo Vassallo, che con il sindaco-pescatore ha condiviso notti insonne negli uffici del Comune di Pollica ma anche tante soddisfazioni, è molto dettagliato: «Tutta l’attività fu sottoposta ad ispezione del dott. Antonio Di Bartolomeo, del Servizio ispettivo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, (prot. DPC/ISP/0002359 allegata alla delibera n. 11). Conservo i predetti atti, come quelli fondamentali di tutti i Comuni in cui sono stato, per gli eventuali calci negli stinchi, come quest’ultimo, che non sono mancati – tuona Spira -. Dunque dai fatti e dagli atti non si può sfuggire. Chi semina spine non può camminare scalzo. Il Comune di Agropoli, che sistemai nel 1999, come assessore al Bilancio, finanze e personale, per altri versi è finito nell’occhio del Ciclone. Ultimamente è stato approvato il bilancio 2020, nel mese di dicembre, a fine rendiconto, cioè dopo la gestione di fatto. Non solo, ma è stato approvato col parere contrario del Collegio dei revisori dei conti. Gestione di fatto non approvata dai revisori. E ancora bilancio di gestione Coppola, che pare sia anche revisore contabile, nominato nel Comune di San Giovanni a Piro. Nomina finita davanti alla Corte dei Conti».
«Chi parla di cose pubbliche dovrebbe prestare molta attenzione prima di lanciare parole nel vuoto. La figura di Angelo Vassallo non si tocca, perché ho lavorato con lui e ho conosciuto il suo rigore morale, legale e politico. Il sindaco Vassallo appartiene alla storia della legalità del nostro territorio e non va sporcata» chiosa Spira.
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