Coronavirus: Campania verso zona gialla. Cosa cambia
| di Luigi MartinoVenerdì 18 dicembre, con il nuovo report settimanale dell’Iss sull’andamento della curva epidemiologica, sono attese anche le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza che dovrebbero sancire ufficialmente il passaggio di fascia per le ultime regioni arancioni. Tra queste solo l’Abruzzo non cambierebbe di colore
Un’Italia tutta gialla, con l’eccezione dell’Abruzzo. È questo il quadro che si va delineando alla vigilia delle feste natalizie, che vedranno una nuova stretta (in via di definizione) e un ennesimo cambio di colore della cartina. Venerdì 18 dicembre, con il nuovo report settimanale dell’Iss sull’andamento della curva epidemiologica, sono attese anche le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza che dovrebbero sancire ufficialmente il passaggio di fascia per le ultime regioni rimaste arancioni.
Resta solo l’Abruzzo arancione
Domenica 20 dicembre dovrebbero perciò diventare gialle in extremis e quindi con libertà di spostamento anche Campania, Toscana, Valle d’Aosta e provincia autonoma di Bolzano – l’Abruzzo forse resterà arancione – sempre se la cabina di regia. In bilico invece il Veneto che potrebbe diventare arancione. Si tratterebbe comunque di una libertà di spostamento di un solo giorno. Perché dal 21 dicembre (al di là delle ulteriori restrizioni in arrivo) scatta fino al 6 gennaio lo stop ai movimenti tra regioni.
Bar e ristoranti rialzano le saracinesche
Conquistare la “descalation” per Toscana, Campania, Valle d’Aosta e provincia autonoma di Bolzano vuol dire comunque guadagnare aperture e allentamenti importanti. Nelle zone arancioni infatti è vietato spostarsi da un comune all’altro e serve l’autocertificazione per spostarsi. Divieti che cessano in zona gialla. Non solo. I servizi di ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie, pub, gelaterie e pasticcerie) che allo stato attuale sono chiusi sette giorni su sette (a parte l’asporto), possono riaprire nelle zone gialle fino alle 18.
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