Coronavirus, ministro: scuole e atenei chiusi in tutta Italia, decisione nel pomeriggio
| di RedazioneIl governo, tra tira e molla, dopo l’ufficialità ha fatto un passo indietro. «Nessuna decisione sulla scuola è stata presa, non c’è la chiusura al momento. Abbiamo chiesto al comitato scientifico una valutazione se lasciarle aperte o chiuderle, che sia proporzionale allo scenario epidemiologico del Paese in questo momento. La decisione arriverà nelle prossime ore, tutti sarete informati». Lo dice Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione, uscendo da Palazzo Chigi.
Il governo è compatto sulla decisione di chiudere tutte le scuole e gli atenei fino a metà marzo per gli effetti del Coronavirus. Il provvedimento, se confermato, parte da domani e durerà fino al 15 marzo. Scuole e Università chiuse in tutta Italia.
«Aiuti alle famiglie», dichiara Salvini – «Urgente stanziare aiuti economici per i genitori che lavorano e che con le scuole chiuse hanno problemi con i figli a casa». Lo afferma il leader della Lega Matteo salvini commentando la decisione del governo di chiudere le scuole.
«Enormi disagi», dice il Codacons – «La chiusura delle scuole in tutta Italia fino al prossimo 15 marzo creerà il caos e avrà enormi conseguenze per le famiglie italiane». Lo afferma il Codacons, intervenendo sulla misura decisa oggi dal Governo. «Senza entrare nel merito del provvedimento, è innegabile che ora milioni di famiglie dovranno, con enorme fretta, organizzarsi per accudire i propri figli già a partire da domani – spiega l’associazione -. Chi non può contare sull’aiuto di nonni e parenti dovrà necessariamente prendere ferie e permessi sul lavoro, con conseguente calo della produttività in tutta Italia e ripercussioni economiche enorme. Oppure si dovrà ricorrere a baby sitter, con tutte le relative spese del caso». «Per tale motivo chiediamo al Governo di varare subito misure a sostegno delle famiglie con figli, come sgravi fiscali e la sospensione degli obblighi contributivi per chi sarà costretto a ricorrere a baby sitter durante il periodo di chiusura delle scuole», conclude il Codacons.
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