Coronavirus, Sapri democratica: chiesto tavolo di crisi permanente
| di Redazione«Non è questo il momento delle delle divisioni e distinzioni ma quello in cui consiglieri comunali, sindaco e giunta devono agire in unità per consentire alla nostra Comunità di resistere e rialzarsi. La sfida che abbiamo di fronte è epocale, richiede una dimostrazione di responsabilità collettiva, con la necessaria fiducia e lottando uniti, riusciremo ad affrontare con successo questo momento difficilissimo». A dirlo sono i consiglieri del gruppo di opposizione di Sapri Democratica, Giuseppe Del Medico, Lucia Pepice, Pamela Marino e Tommaso Lando, i quali con una lettera aperta al sindaco, alla giunta e al consiglio, hanno confermato la disponibilità a lavorare insieme e richiesto l’attivazione di un tavolo di crisi permanente.
«Siamo certi che ognuno di voi è consapevole della drammaticità della situazione, una condizione nella quale è richiesto a tutti noi di agire con responsabilità e serietà. – scrivono – Non è certo questo il momento delle divisioni e delle distinzioni, ma quello in cui Consiglieri Comunali, Sindaco e Giunta devono agire in unità per consentire alla nostra Comunità di resistere e rialzarsi. Con questo spirito di sincera collaborazione chiediamo che sia convocata, nelle forme della teleconferenza recentemente autorizzate con decreto legge, una conferenza dei Capigruppo consiliare che delinei un piano di lavoro finalizzato ad individuare un pacchetto di misure di sostegno volte a fronteggiare la difficile situazione economica derivante dall’emergenza sanitaria in corso da portare all’approvazione del Consiglio comunale. – e aggiungono – Riteniamo che possa essere utile e necessario l’attivazione di un tavolo di crisi permanente, presieduto dal Sindaco, che comprenda i gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione, le parti sociali e le principali organizzazioni di categoria per seguire gli aspetti economici della crisi in atto ed individuare le azioni a tutela del tessuto economico, soprattutto quello commerciale e turistico, pena il rischio di chiusura per tante attività. La sfida che abbiamo di fronte è epocale, – concludono – richiede una dimostrazione di responsabilità collettiva, con la necessaria fiducia e lottando uniti, riusciremo ad affrontare con successo questo momento difficilissimo, citando Lao Tze ‘quello che il bruco chiama la fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla’».
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