‘Corruzione, freno per lo sviluppo locale’: studenti Unisa a confronto con esperti
| di Redazione“Corruzione, freno per lo sviluppo locale”, questo il macro-tema affrontato nell’incontro che si è tenuto nella mattinata di lunedì 3 febbraio all’università degli studi di Salerno. L’evento, a cui hanno preso parte numerosi studenti nonché esponenti della società civile, è stato anche l’occasione per presentare al pubblico l’Osservatorio per lo Sviluppo Territoriale (OST) nato nell’ambito delle attività di ricerca del dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione.
Attivo da poco meno di un anno l’Ost ha come obiettivo quello di fornire gli strumenti e i dati necessari per comprendere al meglio le complessità e le peculiarità di un territorio al fine di individuare gli interventi e le specifiche politiche corrispondenti. L’Osservatorio si rivolge particolarmente a tutti quegli attori pubblici e privati, politici e non, che si trovano ogni giorno ad affrontare questioni complesse all’interno del territorio in cui vivono. «Solo attraverso un’attenta analisi dei dati è possibile comprendere fenomeni complessi e vasti, come ad esempio la corruzione, per poter poi agire di conseguenza – spiega Roberta Troisi, direttore scientifico dell’OST e professore associato presso l’Università di Salerno -. L’interdisciplinarietà dei membri che compongono l’organico dell’osservatorio ci consente di fare una analisi a 360 gradi e trasversale, unire diversi know how e filosofie di approccio si dimostra un dispositivo indispensabile per chi vuole conoscere, gestire e governare i processi che caratterizzano e valorizzano un dato territorio».
Tanti e variegati sono stati infatti gli ospiti che sono intervenuti successivamente alla presentazione della ricerca sulla corruzione commentata da Roberta Troisi. Nel corso della mattinata di lavoro è intervenuto Adalgisio Amendola, professore ordinario di Economia Politica, che ha analizzato la questione “Corruzione” nell’ottica delle politiche economiche e il loro impatto sulla società. A seguire ha preso la parola Gaspare Dalia, Ricercatore in diritto processuale penale, che ha ricostruito alla platea una panoramica sui diversi ordinamenti ed orientamenti giuridici immediatamente seguito da Vincenzo Montemurro, della Procura Antimafia di Salerno, che ha portato a testimonianza la propria esperienza di lotta alla criminalità organizzata e la corruzione come mezzo di controllo utilizzato dalle mafie. Presente anche Virgilio D’Antonio, direttore del dipartimento DSPC, che insieme a Massimiliano Bencardino, responsabile scientifico OST, ha introdotto la mattinata di lavori.
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