Covid-19 e sicurezza treni, Comitato: «Perchè è indispensabile investire anche sulla Sicignano-Lagonegro»
| di Redazione«L’emergenza Covid -19 è l’occasione da non perdere per riaprire, in tempi brevi, il tratto Sicignano degli Alburni-Polla, con esercizio a spola, senza fermate intermedie, per 25 chilometri, e un tempo di percorrenza 20 minuti, della linea Sicignano – Lagonegro». A scriverlo è il Comitato per la riattivazione della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro, inaugurata nel 1982 e chiusa nel 1987 al traffico, sia merci che passeggeri. Nel corso degli anni sono stati proposti molti progetti di riattivazione rimasti tuttavia senza esito. Da anni si è costituito un Comitato pro riattivazione tratta ferroviaria Sicignano Lagonegro, presieduto da Rocco Panetta,
Spiega che in questo periodo di emergenza coronavirus «gli autobus extraurbani passeranno da 52 a 22 posti a sedere, questo comporta, automaticamente, un raddoppio del numero degli autobus e dei relativi autisti, senza dimenticare il fatto che gli autisti viaggeranno in uno scomparto separato con plexiglass e non potranno dare disposizioni ai viaggiatori per farli sedere al posto preassegnato, per il rispetto della distanza interpersonale. Vale a dire che per un autobus con 21 viaggiatori ci saranno due persone: un autista più una persona per controllo posti viaggiatori. – si legge nella nota del Comitato – Per trasportare da 22 a 42 viaggiatori occorreranno due autobus + quattro persone dipendenti; per il trasporto da 43 a 63 viaggiatori: tre autobus + sei persone dipendenti; da 64 a 73 viaggiatori: quattro autobus + otto persone dipendenti. Per trasportare da 1 a 73 viaggiatori seduti, con un treno regionale Diesel, tipo Minuetto, basterà un treno Regionale + due persone: macchinista e capotreno. La pessima ubicazione della stazione ferroviaria di Sicignano degli Alburni, dal punto di vista dei collegamenti su gomma, rende indispensabile un interscambio ferro+ferro, con altri Treni Regionali, in circolazione sulla relazione Taranto- Potenza-Salerno-Napoli e con le quattro corse giornaliere di Treni Intercity, in circolazione sulla relazione Taranto-Potenza-Salerno-Napoli-Roma, nonché con il Frecciarossa 1000, giornaliero, in circolazione sulla relazione Taranto-Milano, di cui è stata richiesta la fermata alla stazione di Sicignano degli Alburni.» E conclude: «Un esempio di scuola della indispensabilità e competività del trasporto ferroviario regionale, rispetto a quello su gomma, che merita di essere subito concretizzato».
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