Covid, ospedali in affanno. Pellegrino: «In aumento morti per tumore, scongiurare chiusura chirurgie»
| di Marianna Vallone«In Italia e purtroppo anche in Campania gli ospedali sono di nuovo sotto pressione, rischiano di andare in tilt sebbene, innanzitutto grazie al vaccino e alla variante ‘Omicron’ meno aggressiva, assistiamo al momento a una mortalità ridotta». Lo ha detto Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva in Consiglio Regionale della Campania. «La crescita dei contagi, che tiene alto il livello di attenzione nelle strutture sanitarie, purtroppo ancora una volta blocca le attività ordinarie come interventi chirurgici, attività ambulatoriali e di screening. Assistiamo a un costante aumento del numero di morti per tumore causato da diagnosi tardive. Non abbiamo mai visto tanti tumori in fase avanzata come in questi ultimi mesi. In merito alle patologie tumorali, stiamo già pagando un prezzo molto alto – ha precisato Pellegrino, chirurgo oncologo presso l’Azienda Universitaria Policlinico Federico II di Napoli – e nei prossimi mesi potremmo trovarci di fronte a una situazione disastrosa anche rispetto alle complicanze legate ad altre patologie che non sono state adeguatamente curate. Condivido pienamente il grido d’allarme lanciato nelle ultime ore dal presidente dell’ACOI (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani), Professore Marco Scatizzi, sullo stato di sofferenza degli Ospedali e sulla criticità legata alla chiusura di numerosi reparti di Chirurgia sostituiti da reparti Covid, ribadendo con forza che la pandemia non ferma le altra patologie. Dobbiamo constatare che poco si è fatto in questi due anni per rafforzare il sistema sanitario italiano con la messa in sicurezza dei reparti, con il potenziamento degli organici e con la creazione di misure adeguate capaci di fronteggiare nuove condizioni di emergenza. Chiederò al Presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale di attivare uno stretto monitoraggio nelle nostre strutture sanitarie al fine di evitare criticità legate all’interruzione di servizi indispensabili», ha concluso Pellegrino.
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