198 milioni di euro di fondi europei destinati alla nautica da diporto e al turismo, alla pesca e all’acquacoltura
| di Maria Antonia CoppolaIntesa da 198 mln su porti e pesca
Istituita una cabina di regia per velocizzare pratiche e adempimenti burocratici
Collaborazione istituzionale nella gestione del demanio marittimo e nella valorizzazione del settore della pesca professionale e dell’acquacoltura: disco verde di Palazzo Santa Lucia a un protocollo d’intesa tra la Regione (assessorato regionale ai Trasporti e viabilità e damanio marittimo,) assessorato all’Agricoltura, le capitanerie di porto, la guardia costiera, (direzione marittima di Napoli), l’agenzia delle dogane (direzione interregionale per la Calabria e la Campania). In totale sono 198 i milioni di euro di fondi europei messi sul piatto.
L’obiettivo è realizzare sinergie e unione d’intenti, tra le istituzioni e gli enti competenti, utilizzando lo strumento concertativo della conferenza dei servizi – per potenziare e sviluppare al massimo le potenzialità economiche della gestione del demanio marittimo.
Gli aiuti, in regime di de minimis, sono destinati alla nautica da diporto e al turismo ma anche al settore della pesca e dell’acquacoltura.
Il bacino finanziario al quale attingere sono i 100 milioni di euro del Por Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) 2007-2013, con particolare riferimento all’asse 4 (La Regione in porto) e 98 milioni di euro del fondo europeo della pesca. Quest’ultimo fondo è destinato ad aiuti alla piccola pesca costiera, a misure di aiuto in materia di compensazione socioeconomica, a interventi produttivi in nel settore dell’acquacoltura, alla costruzione e adeguamento di strutture di commercializzazione all’ingrosso e degli impianti di trasformazione di prodotti ittici all’ingrosso, e ancora adeguamenti di porti, luoghi di sbarco e ripari per la pesca, e per lo sviluppo sostenibile delle zone di pesca.
Il protocollo d’intesa, siglato e ratificato in una delibera di giunta approvata dall’esecutivo di Palazzo Santa Lucia lo scorso venerdì, potrà essere integrato con altre attività di interesse comune dei sottoscrittori e in base alle attività previste dai piani di finanziamento e nell’ambito delle risorse disponibili. L’intesa ha la durata di cinque anni e mira a velocizzare lo scambio di informazioni e il rilascio dei pareri di competenza, a fornire osservazioni e proposte finalizzati alla emanazione di atti per la gestione del demanio marittimo e la autorizzazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e la costruzione, ampliamento e riqualificazione dei porti e approdi campani, il rinnovo di concessioni demaniali e autorizzazioni all’occupazione per brevi periodi.
A tal fine è istituito un tavolo di lavoro di cui fanno parte un rappresentante del settore piano forestale generale, del demanio marittimo, Capitaneria di porto e dogana.
Ora sono attesi i bandi per lo sviluppo sostenibile delle zone di pesca.
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