Crisi al Tribunale di Vallo: il trasferimento di un magistrato acuisce l’emergenza organico

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Crisi al Tribunale di Vallo: il trasferimento di un magistrato acuisce l’emergenza organico

Il Tribunale di Vallo della Lucania si trova nuovamente a fronteggiare una situazione critica per la carenza di magistrati. Una delibera del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), datata 20 novembre 2024, ha deciso il trasferimento di uno dei magistrati della “pianta flessibile” in servizio presso l’ufficio vallese al Tribunale di Nocera Inferiore.

Una scelta che ha sollevato forti critiche e preoccupazioni. Con un organico previsto di 14 magistrati togati, il Tribunale di Vallo deve ora fare i conti con una copertura reale di appena 11 unità, a causa di tre trasferimenti recenti e di un’astensione obbligatoria in corso. A lanciare l’allarme è stato il presidente del Tribunale, Vincenzo Pellegrino, durante l’assemblea dell’Associazione Nazionale Magistrati del distretto di Salerno.

La protesta degli avvocati locali

La decisione del Csm ha scatenato il disappunto degli avvocati vallesi, che vedono nell’operazione un ulteriore colpo alla già fragile struttura organizzativa del Tribunale. Domenicantonio D’Alessandro, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati (Coa) di Vallo, ha espresso perplessità: «Non comprendiamo questa scelta. Non è logico sottrarre risorse a un ufficio che opera già in condizioni critiche, a favore di Nocera Inferiore, dove l’organico è quasi al completo con 32 magistrati su 33. Non si tratta di una critica ai colleghi di Nocera, ma di un problema di gestione generale. Penalizzare Vallo oggi rischia di compromettere l’intero sistema giudiziario domani».

Presidio di legalità a rischio

Agostino Bellucci, presidente della Camera Penale, ha definito “inaccettabile” il depotenziamento del Tribunale: «Questo ufficio rappresenta un presidio di legalità essenziale per il territorio. Quando messo nelle condizioni di operare, ha dimostrato di poter raggiungere alti livelli di efficienza. Ridurre ulteriormente l’organico equivale a condannare il Tribunale a un’inevitabile paralisi».

Anche l’Associazione Italiana Giovani Avvocati (Aiga) ha manifestato preoccupazione. Il presidente, Domenico Sica, ha sottolineato come la decisione potrebbe aggravare la già difficile situazione dell’avvocatura vallese: «Viviamo un momento storico segnato dalla fuga dalla professione forense. Questa situazione rischia di accentuare la crisi, con gravi ripercussioni sul territorio».

Possibili azioni

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Vallo ha annunciato che discuterà nella prossima riunione le iniziative da intraprendere contro la decisione del Csm. «Non resteremo in silenzio – ha concluso D’Alessandro – faremo tutto il possibile per tutelare il nostro Tribunale e garantire ai cittadini un sistema giudiziario efficace».

Intanto, la vicenda sta suscitando ampio dibattito, evidenziando il rischio che le attuali difficoltà si trasformino in una vera emergenza per l’intero distretto giudiziario campano.

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