Cuccaro Vetere, Valiante ai sindaci del Parco: «Più coinvolgimento e ripristino delle commissioni»

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Cuccaro Vetere, Valiante ai sindaci del Parco: «Più coinvolgimento e ripristino delle commissioni»

Con una lettera indirizzata ai sindaci dei comuni del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, il sindaco di Cuccaro Vetere, Simone Valiante, chiede un maggiore coinvolgimento dei colleghi nella discussione per il rinnovo dell’assemblea del parco. Propone il ripristino delle Commissioni rappresentative dei grandi temi, dalla sanità alle attività produttive, la composizione di un ufficio di presidenza che affianchi il presidente e la partecipazione di un vicepresidente rappresentativo della minoranza assembleare per «restituire dignità e funzione all’assemblea e consentire a tutti di partecipare attivamente alla politica del territorio».

«E’ ormai prossimo l’avvio della discussione per il rinnovo di quello che un tempo avremmo forse non solo provocatoriamente definito, “Parlamentino” del Parco. – scrive Valiante – Una provocazione che ci richiama alla responsabilità della politica e di una proposta di territorio che recuperi i valore del dibattito pubblico ed il senso di una proposta di governo del territorio più ampia. Ed è per tale ragione che vorrei invitarvi ad una riflessione che ampli gli spazi di partecipazione e di coinvolgimento dei colleghi in questa nuova fase.

E’, a mio avviso, essenziale per il recupero di una funzione reale di questa assemblea, – prosegue Valiante – il ripristino di funzioni ed attività come quelle delle Commissioni. Almeno 4 a mio avviso rappresentative dei grandi temi: Attività produttive, Sanità, Aree mali, aree costiere etc… Unitamente a ciò la composizione di un ufficio di presidenza che affianchi i presidente, con uno dei due vicepresidenti certamente rappresentativo della minoranza assembleare. Una proposta la mia, ovviamente, nulla altro, per restituire una funzione ed una dignità ad un’assemblea cosi rappresentativa; uno strumento per consentire a tutti noi di riprenderci la politica di questo territorio, senza doverla più “appaltare” ad alcuno.

Sono da sempre convinto che il peso politico di questo territorio è direttamente proporzionale al valore delle nostre battaglie, alla qualità delle nostre proposte ed al senso di una sfida comune».

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