Dal Cilento la nuova ricetta per arginare lo spopolamento: turismo educativo prossimale infantile
| di RedazioneSi è svolto il 29 settembre, presso la casa del pane a San Biase, l’ultimo lab della quarta edizione del festival sperimentale “Noi siamo la montagna” a base di giochi didattici sulla sana alimentazione e utilizzo da parte dei bambini del lievito madre, farine rinomate locali (qualità tipo 1 Carosella, tipo 2 Saragolla), pomodori, olio, rosmarino locali e cacioricotta dell’azienda “Adotta una capra” per realizzare insieme la famosa antica pizza cilentana ammaccata.
I bimbi l’ hanno ribattezzata ammacatella. Insieme a Laura Cuozzo per “noi siamo la montagna”, all’ associazione di Don Aniello Panzariello “passo dopo passo” e alla Yobel, associazione pedagogica di Stefania Colonna, i bambini hanno visitato il vivaio più antico del Cilento e ammirato oltre alle varietà di carpino, acero, castagni, erbe aromatiche, una trota autoctona al vaglio di un potenziale allevamento locale, sempre nell’ ottica di tutela del cibo sano delle nostre zone.
La serata si è conclusa con la pesca dei prossimi sei comuni cilentani da far visitare ai bambini, per la fascia d’eta’ ricompresa tra i 6- 12 anni in formula week end in seno al sub progetto di Laura Cuozzo “80 voglia di conoscerti” che prevede in quattro anni di far visitare l’intero parco del Cilento.
Questa tipologia di turismo prossimale infantile nata nel giugno 2023 ha permesso gia’ in un solo anno di far visitare ben 20 comuni e frazioni utilizzando la tecnica del “tour a cerchio” nelle zone limitrofe ogni comune selezionato tra i sei previsti all’ anno.
I sei comuni vengono estratti ogni anno da sei ceste che rappresentano le sei zone geografiche in cui è stato suddiviso il Parco del Cilento. Il turismo prossimale infantile varia sempre in base alla tipologia di analisi del territorio e del percorso studiato. Il tema del viaggio che si avvale anche di un passaporto spazia dalla cultura alla cucina locale, dal percorso museale o religioso alla varietà botanica delle specie vegetali che ogni paesaggio presenta, dalla imprenditorialità locale, all’ artigianato, fino all’ incontro con i politici locali.
Il festival “noi siamo la montagna” ed il progetto “80 voglia di conoscerti” sono a carattere gratuito, fino ad oggi sostenuti dalle energie di chi lo porta avanti con spirito di abnegazionne. Si avvale di sconti dei comuni ospitanti e sara’ al vaglio di un importante finanziamento europeo che necessita di attenzione e collaborazioni locali autorevoli per l’importanza pedagogica che lo avvalora. I viaggi d’istruzione, visite guidate, vacanze-studio, campi estivi, settimane verdi sono alcune delle definizioni che riguardano iniziative extrascolastiche orientate a forme di “turismo educativo”. Si tratta di un fenomeno in espansione, difficile da definire.
Se il turismo scolastico in Italia muove gia’ da se’ milioni di studenti all’anno con un volume d’ affari notevoli questo fenomeno minore di turismo prossimale infantile vuole invece nel medio e lungo termine avvalersi del metodo dell’ affezionare i più piccoli insieme alle famiglie ai luoghi d’ origini affetti da spopolamento. La nuova teoria dell’ appopolamento in termini educativi prevede il combattimento dell’ emorragia di giovani che scappano dalle aree interne per cercare formazione ed occupabilita’ in centri urbani più industrializzati. Nessuno possiede la ricetta magica per arginare lo spopolamento, ma questa piaga sociale ed economica e’ diventata un campo di studio e di ricerca anche pedagogica, di sviluppo di professionalità, progettualità e management. Il turismo educativo è rivolto alle generazioni più giovani e alla loro formazione, dunque si deve proporre come un modello di turismo sostenibile, attivo, responsabile, attenzionato in un tavolo serio e collaborativo.
©Riproduzione riservata