Dario Vassallo: «Politica diversa per uomini diversi. Ecco cosa voglio dire»
| di Luigi MartinoAngelo Vassallo è il sindaco-pescatore di Pollica ucciso in un agguato di stampo camorristico il 5 settembre del 2010. L’assassino non è stato ancora consegnato alla legge, ma c’è chi, come il fratello Dario, non si da per vinto e lotta ogni giorno per far conoscere al territorio il modo di fare politica di Angelo, l’attaccamento a quel lembo di sud e la trasformazione che il borgo marino di Acciaroli e le altre frazioni hanno ricevuto con la politica di un «uomo libero e trasparente». Dario è il presidente della fondazione che porta il nome del fratello scomparso. Ma non solo, mette in campo iniziative nella lotta contro le mafie, incontra i giovani e le amministrazioni di tutta Italia che rendono omaggio al sindaco-pescatore intitolandogli piazze, biblioteche e giardini pubblici. «Ci sono diversi modi di fare politica – spiega Dario Vassallo – Una è con la «p» minuscola, per la quale lo scopo principale è fare la bella vita e scordarsi del popolo, del territorio e della cristianità di essere politico. Poi c’è la Politica fatta di impegni, socialità, sviluppo, rispetto, denunce, quella con la «P» maiuscola, che può portarti anche ad essere ucciso».
Nel file pdf scaricabile di seguito, Dario Vassallo mette a confronto le due politiche e lascia a voi lettori tirare le conclusioni.
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