De Luca e la Corte Costituzionale: in gioco il futuro politico della Campania
| di Luigi MartinoIl presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, attende con trepidazione il pronunciamento della Corte Costituzionale sulla legge regionale che regola i mandati del governatore. Una decisione cruciale, prevista tra aprile e maggio, potrebbe determinare il destino politico del leader campano e aprire nuovi scenari per le elezioni regionali.
La questione ruota intorno al ricorso presentato dal Governo nei confronti della legge approvata dalla Campania, che stabilisce il limite di due mandati consecutivi, ma con una clausola retroattiva che permetterebbe a De Luca di candidarsi per un terzo mandato. Una mossa che ha sollevato non poche critiche e opposizioni, soprattutto all’interno della coalizione nazionale di centrosinistra. Partiti come il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana hanno chiarito la loro posizione: non appoggeranno una nuova candidatura di De Luca e presenteranno un proprio candidato.
In una recente riunione a porte chiuse con i leader della maggioranza regionale, De Luca ha tracciato le possibili vie del suo futuro politico. “Se la sentenza della Corte non inciderà sulla legge, mi candiderò nuovamente; in caso contrario, costruirò un futuro diverso”, avrebbe affermato. Tuttavia, il tema non è stato approfondito dai consiglieri presenti, che si sono concentrati su altri progetti e iniziative regionali in corso.
Intanto, il Partito Democratico nazionale punta ad accelerare il processo decisionale per individuare il candidato e definire il programma elettorale per la Campania. La segretaria nazionale, Elly Schlein, ha ribadito che il partito non sosterrà una terza candidatura di De Luca. Marta Bonafoni, coordinatrice nazionale della segreteria del PD, ha sottolineato l’importanza di guardare al futuro: “Dobbiamo portare la Campania oltre l’era De Luca, ma valorizzando l’esperienza e la popolarità del governatore uscente”.
L’esito della sentenza della Corte Costituzionale rappresenta dunque un punto di svolta per la politica regionale. Da un lato, potrebbe confermare l’apertura a un terzo mandato per De Luca; dall’altro, segnerebbe l’inizio di una nuova fase politica, sia per la Campania che per il centrosinistra a livello nazionale. Nel frattempo, le forze politiche si preparano a definire le strategie per affrontare le prossime sfide elettorali in una delle regioni più significative del panorama italiano.
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