De Luca alla Festa dei Giovani democratici a Palinuro: «Siate uomini e donne liberi»
| di Davide CusatiIeri, alle ore 18, a Palinuro si è aperta la nona festa dei Giovani Democratici. L’evento si è svolto nella bellissima location dell’Antiquarium, un anfiteatro immerso nel verde al centro del paese, a due passi dal mare, che per l’occasione è stato «blindato» con la presenza dei carabinieri, unità cinofile, Digos e i volontari della Protezione Civile Gruppo Lucano. La manifestazione è cominciata con i saluti di Francesca Scarpato, segretaria regionale Gd e moderatrice, alla presenza del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, del sindaco di Centola-Palinuro, Carmelo Stanziola.
La Scarpato, tra disoccupazione giovanile e dispersione scolastica in aumento, ha descritto «una situazione del Paese non proprio rosea. Siamo quella generazione che nasce, studia e poi deve cercare lavoro altrove», ha dichiarato prima di passare la parola al sindaco Stanziola. Numerosi gli argomenti da lui toccati, soffermandosi sugli incendi, che quest’estate hanno lasciato un segno indelebile su questo territorio «dove c’è una situazione da rivedere»; le infrastrutture; il passaggio del Frecciarossa, per il quale verrà fatta una richiesta per l’area fra Ascea e Camerota, «dove l’alta velocità passa ma non si ferma».
Uno sguardo è rivolto anche all’aeroporto di Pontecagnano, «per dare risposte agli imprenditori, so che ci sono dei finanziamenti e che dovrebbero partire i lavori» dichiara Stanziola che, conclude così il suo intervento: «Ringrazio chi ci ha dato l’occasione di poterci confrontare e poter riflettere, dobbiamo ripartire dal Cilento, terra straordinaria, con una costa che ci viene invidiata da tutti, rivendicando un nostro spazio con questo slogan: il Sud dal Sud».
Dopo l’intervento del primo cittadino sono intevenuti: Federica Fortino, segretaria provinciale Salerno GD, che ha ringraziato tutti i ragazzi venuti qui da tutta Italia: «E’ un messaggio forte e abbiamo bisogno proprio di questo, diavere un dialogo costruttivo, per farci rimanere uniti sotto la stessa bandiera, al di là delle polemiche». A seguire il saluto del responsabile organizzazione nazionale Gd, Vittorio Pecoraro: «Organizzando questa festa abbiamo pensato ai nostri ideali perchè il momento nel quale viviamo è quello dei paradossi, dobbiamo intervenire e questa occasione è un segnale per i giovani che provano a portare avanti i valori di libertà, giustizia ed uguaglianza, in un mondo sempre più complesso».
La parola è poi passata al coordinatore dell’ iniziativa politica nazionale Gd, Stefano Albano: «Non abbiamo voluto fare questa festa solo perchè andava fatta, abbiamo voluto costruire un momento di confronto perchè le traversie che sta vivendo il nostro Paese lo richiedono. Come organizzazione giovanile siamo convinti che serva qualcosa al di fuori delle ‘stanze del potere’, c’è bisogno di un lavoro costante e attivo nella società ed ecco perché questa manifestazione è così importante». A conclusione l’intervento del governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca: «Le istituzioni nascono per dare sicurezza ai cittadini, la politica è innanzitutto questo. Siamo in un momento dove c’è mancanza di approfondimento, regna la superficialità, molto moralismo ma poca morale. L’Italia è un Paese mummificato – continua De Luca – i tempi di decisione sono biblici, non esiste un luogo democratico che abbia la possibilità di decidere un programma e realizzarlo. La Campania è un pezzo decisivo dell’Italia che deve rinnovarsi oggi perchè non avremo altre occasioni ma se non ce la farà Campania non ce la farà nemmeno l’Italia».
Nel continuare il suo discorso, De Luca, ha toccato temi come quello della sanità, dell’occupazione, della meritocrazia, l’abusivismo edilizio e l’aeroporto di Pontecagnano: «E’ stato inaugurato otto volte, ma non vola nessuno. Ci sono 50 milionidi euro per l’ampliamento delle piste ma non abbiamo ancora concluso l’iter per la concessione finale, da parte del Ministero dell’Economia. Siamo l’unica Regione italiana ad avere un solo aeroporto, quello di Capodichino che, per quanto efficiente, ha dei limitidi espansione, in quanto situato in una zona estremamente urbanizzata. Siate uomini e donne liberi, rigettate quelli che vengono in nome delle correnti, chi si iscrive al partito viene a fare un’esperienza di libertà, di socializzazione, le correnti sono la negazione della libertà, le diversità di opinioni sono vitali in un grande partito». Con queste parole si è chiusa la serata.
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