Del Medico scrive a De Luca: «Escludere Cilento da zona rossa»
| di RedazioneGiuseppe Del Medico, ex sindaco di Sapri ora componente della minoranza, scrive al ministro della Salute Roberto Speranza, al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, al prefetto della Provincia di Salerno Francesco Russo. Al centro della missiva la ‘richiesta di revisione dell’inclusione dell’area del Distretto Sanitario 71 nella c.d. “zona rossa” regionale e istituzione di parametri di valutazione locali’. «Vista l’ordinanza del Ministero della Salute del 12 Marzo 2021 che dispone l’applicazione delle misure restrittive in tutta la Regione Campania corrispondenti ad uno scenario di rischio di tipo 3 (c.d. “zona rossa”) nell’ottica del contenimento della pandemia, appare doveroso sottolineare – scrive Del Medico insieme ai componenti dell’opposizione – che il riconoscere alla Regione Campania quale “zona rossa” sia pressoché improprio e sommario alla luce dei dati relativi ai contagi nel nostro territorio».
«Considerato che in altre Regioni, come ad esempio la Toscana e l’Umbria, è stata prevista la possibilità di identificare zone rosse all’interno di una regione di colore diverso (nello specifico nella c.d. “zona arancione”) – continua -, appare di buon senso richiedere che tale trattamento sia applicato anche in Regione Campania, permettendo così ai territori dove gli indici di contagio non sono, alla data attuale, così allarmanti da giustificare l’applicazione della misura più drastica, di beneficiare di provvedimenti meno restrittivi, almeno fino alla data del 3 Aprile. Appare evidente che l’impennata dell’indice RT in Regione Campania sia circoscritta a determinate aree della Regione, che escludono il Cilento e il Golfo di Policastro».
«Ne consegue, pertanto, che le nuove misure volte al contenimento del contagio risultino essere quantomeno generalizzate, inique, vessatorie e mortificanti per molti comuni dove il contagio è sotto controllo e circoscritto. L’inclusione del nostro territorio in “zona rossa” senza giustificati motivi di carattere sanitario amplifica l’impatto negativo sul benessere psicofisico dei cittadini e sul senso di timore e sconforto che si registra nel tessuto sociale, commerciale-imprenditoriale del nostro territorio: sono grida di allarme che non possiamo lasciare ignorate, senza tentare di appellarci al buonsenso di chi, oggi, ha la responsabilità di decidere sulle norme che regoleranno le nostre vite per le prossime settimane e mesi» continua il gruppo di minoranza Sapri Democratica.
«I sottoscritti amministratori – chiosano – richiedono perciò di applicare una capillare valutazione degli indici di contagio di ogni Comune o, almeno, di ogni Provincia quale metro di valutazione delle misure restrittive da applicare, affinché si possano limitare le restrizioni che vedrebbero nuovamente penalizzati bambini e studenti, esercizi commerciali e le realtà economiche soggette alla chiusura generalizzata. Certi della considerazione con cui verrà accolta questa nostra richiesta, l’occasione è gradita per porgere cordiali saluti».
Alla lettera è stata anche allegata una missiva spedita ai sindaci del comprensorio del basso Cilento. La riportiamo integralmente di seguito.
Caro Sindaco,
viviamo un tempo difficile in cui si chiede a chi ha le “leve del potere” di decidere tra salute ed economia. Noi amministratori locali siamo in prima linea e ascoltiamo ogni giorno storie di bambini alle prese con la Dad, di partite Iva stritolate dall’incertezza, di imprenditori ed artigiani che si vedono sfumare investimenti di una vita: e abbiamo sempre spronato, dato coraggio, infuso speranza, richiamando al rispetto delle regole. Continueremo a farlo.
Ma quelle regole che chiediamo di rispettare, devono essere comprese dai cittadini e da noi per primi, devono essere proporzionate al rischio sanitario attuale, alla situazione del territorio in cui si vive, alle previsioni dell’andamento dei contagi. La zona rossa nel distretto sanitario 71, a Sapri e nei Comuni del Golfo di Policastro, oggi non lo è. Se lo fosse stato, tutti noi avremmo dovuto sostenere la scelta e contribuire, nel nostro piccolo, a spiegare e supportare. Ma non lo è.
Anche altri esponenti delle istituzioni del territorio condividono questa battaglia per chiedere una valutazione più capillare degli indici di contagio ed inserire Sapri e il distretto sanitario 71 in una zona che tenga conto dei dati reali del territorio.
Non è tempo di preoccuparsi se si appartiene a un partito di governo o di opposizione. Non è tempo di farsi spaventare da presunti falli di reazione che qualcuno al governo o alla regione potrebbe perpetrare nei confronti di chi firma un appello a tutela dei propri cittadini.
È tempo del coraggio, di mettere in atto ogni mossa possibile per dimostrare di essere dalla parte dei Cittadini onesti e lavoratori che guardano al futuro dei loro figli con grande preoccupazione.
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