«DeLorean Café», anche 4 autori cilentani intervistano celebri pensatori del passato
| di Marianna ValloneMonica Acito, Giuseppe Galato, Francesca Schiavo Rappo e Nicola De Marco: questi i cilentani coinvolti nel progetto “DeLorean Café: interviste impossibili per mondi possibili”. Cos’hanno in comune Cecco Angiolieri e Alfred Hitchcock? E Maria Montessori cos’ha in comune con Louisa May Alcott o Nora Ephron? E tutti loro cosa c’entrano con Nietzsche? La risposta è nel DeLorean Café, il bistrot immaginario/macchina del tempo che ha concesso a venti intervistatori del presente di dialogare con altrettanti celebri pensatori del passato, tra scrittori, registi, filosofi, poeti e personaggi storici.
Assumendo un aspetto sempre diverso e caro all’intervistato di turno – dal salottino ottocentesco del Leopardi al patio della casa colombiana di Gabriel García Márquez – questo luogo magico diviene teatro di un confronto talvolta ironico e dissacratorio, talvolta emozionato e adorante, ma sempre permeato da una leggerezza che rende immediato l’accostamento di inquietudini e speranze vecchie e nuove. Con l’idea, sempre viva tra le righe, di poter attingere al pensiero dei grandi per poter trovare oggi la propria strada.
Nel libro, a cura di Doriana Tozzi, edito dalla casa editrice Les Flâneurs Edizioni, (illustrazioni di: Andrea Spinelli) Niccolò Machiavelli è stato intervistato da Nicola de Marco, Gabriel García Márquez da Monica Acito, Sylvia Plath da Francesca Schiavo Rappo e Pier Paolo Pasolini da Giuseppe Galato.
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