Detenuto tenta di evadere dal carcere di Salerno: fermato
| di Luigi MartinoNella giornata odierna, un tentativo di fuga è stato interrotto dalle forze di sicurezza nel carcere di Fuorni, a Salerno. Un detenuto è stato notato mentre cercava di scavalcare le mura di cinta all’interno dell’area cortile-passeggio. Secondo quanto riportato dalle autorità, l’azione è stata tempestivamente contrastata grazie alla prontezza di un’agente di polizia penitenziaria, che ha fatto scattare l’allarme appena ha individuato il tentativo di fuga.
Il personale penitenziario è intervenuto, riuscendo a bloccare il detenuto vicino al campo sportivo, impedendone la fuga. Tuttavia, questo episodio ha sollevato nuovamente preoccupazioni riguardo alle condizioni all’interno del carcere di Fuorni. Tiziana Guacci, segretaria per la regione Campania del sindacato autonomo polizia penitenziaria, ha sottolineato la tensione presente tra i detenuti, soprattutto coloro che manifestano comportamenti psichiatrici evidenti ma non vengono trattati come tali. Guacci ha ribadito la “necessità di un costante monitoraggio da parte del Provveditorato regionale campano sulla sanità penitenziaria al fine di intervenire adeguatamente su questa tipologia di detenuti, che stanno diventando sempre più difficili da gestire per il personale penitenziario”.
Anche Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha sollecitato più volte l’intervento del ministero della Giustizia e degli organi nazionali dell’amministrazione Penitenziaria per valutare l’operato del Provveditore regionale penitenziario Lucia Castellano. Capece ha evidenziato le difficoltà affrontate dai poliziotti penitenziari, che lavorano con grande professionalità nonostante le carenze strutturali e organizzative dei penitenziari campani.
Il leader del Sappe ha sottolineato “l’importanza che la Regione Campania e i suoi rappresentanti istituzionali si impegnino nella risoluzione delle criticità e delle problematiche penitenziarie, affinché sia garantito il pieno rispetto dell’articolo 27 della Costituzione, che mira al trattamento rieducativo della pena”.
Infine, Capece ha espresso la necessità di un intervento deciso dello Stato per ristabilire ordine e sicurezza all’interno delle carceri, in modo da contrastare la diffusa impunità e garantire la sicurezza del personale penitenziario e dei detenuti.
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