Dibattito della Comunità Montana Vallo di Diano su alta velocità e sversamenti tossici
| di Redazionedi Pasquale Sorrentino
Alta velocità e sversamenti di rifiuti tossici gli argomenti all’ordine del giorno del consiglio generale della Comunità montana Vallo di Diano che si è riunita martedì sera nella sede di Padula. Al primo punto l’acceso dibattito del progetto di fattibilità tecnico-economica – linea ferroviaria Salerno / Reggio Calabria – 1° lotto Battipaglia/Praia che ha diviso la provincia salernitana; e il secondo punto la questione legata allo sversamento dei rifiuti tossici.
Presente anche una rappresentanza di sindaci della Comunità Montana del Tanagro-Alto e Medio Sele, guidati dal presidente Giovanni Caggiano. Il presidente della Comunità del Vallo di Diano, Francesco Cavallone ha sintetizzato la posizione dell’Ente Montano. «Tutti i Comuni interessati dal transito dell’Alta Velocità – ha detto – sono stati contattati da Rete Ferroviaria Italiana per essere portati al corrente del fatto che a breve partiranno le indagini geologiche lungo tutto il tratto interessato. Si va avanti, è prevista una fermata nel Vallo di Diano, come da precedente nostra richiesta. Siamo estremamente soddisfatti anche perché ci aspettiamo anche una logistica rafforzata su tutto il territorio».
«Se passa per il Vallo di Diano la linea passerà anche per il Tanagro ed Alto e Medio Sele. – ha aggiunto il presidente Caggiano – Ne siamo felicissimi, è un’opportunità storica, chiediamo che questa occasione sia utile per rivedere tutto il piano infrastrutturale delle aree collegate. Si tratta di uno snodo fondamentale per un rilancio completo delle aree interne».
Sul tema dello sversamento dei rifiuti tossici svelato dall’inchiesta giudiziaria delle procure lucana e pugliese e dalla DDA di due settimane fa, Cavallone riporta quanto deciso dall’assise del territorio valdianese. «Abbiamo già fatto una Conferenza dei Sindaci circa 10 giorni fa. Oggi, con delibera di Consiglio, prendiamo una posizione forte verso queste azioni malavitose come sempre abbiamo fatto quando si è trattato di difendere l’ambiente vedasi petrolio e Terna. Abbiamo poi ribadito un duplice intervento: presso il Ministero della Giustizia per la riapertura di tribunale e carcere. Al Ministero dell’Interno per l’apertura di un Commissariato di Polizia di Stato ed il potenziamento di tutte le stazioni delle forze dell’ordine già presenti sul territorio. Infine al Ministero dell’Ambiente, per il tramite di Fulvio Bonavitacola, chiederemo monitoraggio ed eventuali bonifiche a partire dai terreni che dovessero essere individuati come sversatoio di rifiuti tossici».
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