Dimissioni Alfieri, la Provincia di Salerno alla ricerca di un nuovo leader: Lanzara in pole position

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Dimissioni Alfieri, la Provincia di Salerno alla ricerca di un nuovo leader: Lanzara in pole position

Dopo le dimissioni di Franco Alfieri dalla presidenza della Provincia di Salerno, si apre un nuovo scenario politico per la guida di Palazzo Sant’Agostino. La necessità di individuare un successore ha innescato un fitto dibattito tra le forze politiche, con il Partito Democratico che sembra orientato a confermare la propria leadership sull’ente provinciale.

Un nuovo equilibrio politico

Con Alfieri decaduto a seguito della decisione della Cassazione di confermare la misura cautelare nei suoi confronti, il PD si trova ora nella posizione di dover individuare una figura capace di raccogliere la sua eredità politica. Tra i nomi in campo, il più accreditato sembra essere quello di Giuseppe Lanzara, sindaco di Pontecagnano Faiano e vicino all’area politica di Piero De Luca. Lanzara rappresenterebbe una scelta di continuità per il partito, anche se l’ipotesi di affidare la presidenza a un amministratore dell’Agro Nocerino Sarnese, come Paolo Di Maio di Nocera Inferiore, resta un’opzione concreta.

In questo contesto, resta invece più defilata la candidatura di Francesco Morra, sindaco di Pellezzano, che nei mesi scorsi ha svolto un ruolo chiave nell’assetto della Provincia, senza però ottenere un’investitura chiara per la successione.

La reazione del centrodestra

Nel frattempo, il centrodestra continua a chiedere chiarezza sulle dimissioni di Alfieri, con Fratelli d’Italia in prima linea nel sollecitare un intervento del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. L’opposizione chiede maggiore trasparenza sulle dinamiche che hanno portato all’uscita di scena dell’ex presidente e sollecita un cambio di rotta nella gestione dell’ente.

Capaccio Paestum: il rebus elettorale

Parallelamente alla questione provinciale, si infiamma anche il dibattito politico a Capaccio Paestum, dove l’amministrazione comunale si trova di fronte a una possibile svolta. Le norme prevedono che solo i comuni commissariati entro la fine di febbraio possano andare al voto nella prossima tornata elettorale di primavera. Tuttavia, l’iter delle dimissioni di Alfieri potrebbe non garantire il rispetto di questa tempistica.

Per evitare un lungo periodo di commissariamento, si fa strada l’ipotesi di un passo indietro collettivo da parte dei consiglieri di maggioranza. L’idea di una dimissione di massa era già stata presa in considerazione nei giorni scorsi, ma aveva trovato ostacoli nelle divisioni interne alla maggioranza. Ora, con la conferma del pronunciamento della Cassazione, anche i più titubanti sembrano orientati ad accelerare il processo per consentire nuove elezioni nel minor tempo possibile.

Verso una soluzione imminente

Nei prossimi giorni sono previsti incontri e summit decisivi per stabilire la strategia da adottare. Se i consiglieri di maggioranza formalizzeranno le dimissioni, la Prefettura di Salerno procederà alla nomina di un commissario, aprendo così la strada al ritorno alle urne. In caso contrario, la città potrebbe restare sotto gestione commissariale fino ai primi mesi del 2026.

La situazione resta fluida, con le forze politiche impegnate in un intenso confronto per definire il futuro della Provincia di Salerno e del Comune di Capaccio Paestum.

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