Dimissioni Franco Alfieri, è la fine di un’era: cosa succede adesso a Capaccio e alla Provincia?
| di Luigi Martino
Dopo settimane di riflessione e un intenso dibattito politico, Franco Alfieri ha annunciato le sue dimissioni dalla carica di sindaco di Capaccio Paestum e, contestualmente, da presidente della Provincia di Salerno. Una decisione che chiude un lungo capitolo della politica locale e segna la fine di un’epoca iniziata oltre trent’anni fa.
L’addio di Alfieri arriva all’indomani della pronuncia della Corte di Cassazione, che ha respinto il ricorso presentato dai suoi legali e da quelli degli altri imputati nel processo riguardante gli appalti per la pubblica illuminazione. La sentenza ha confermato le misure cautelari, tra cui i domiciliari a cui l’ex sindaco è sottoposto dallo scorso ottobre, quando l’inchiesta della Procura di Salerno ha portato agli arresti diversi esponenti dell’amministrazione locale.
La scelta delle dimissioni e il clima politico
Se inizialmente Alfieri aveva deciso di resistere alle pressioni, dichiarando a più riprese la sua volontà di portare avanti il mandato, il verdetto della Suprema Corte ha cambiato tutto. Il clima politico intorno a lui si è fatto sempre più teso, con richieste di dimissioni arrivate da più fronti, compreso il Partito Democratico, di cui Alfieri è stato un esponente di spicco. Anche all’interno della maggioranza consiliare a Capaccio Paestum si era diffuso un crescente malcontento, con numerosi consiglieri pronti a fare un passo indietro nel caso in cui il sindaco non avesse lasciato il suo incarico.
Alla fine, la decisione è maturata nella mattinata di ieri, quando Alfieri ha inviato le comunicazioni ufficiali attraverso posta certificata, formalizzando così il suo addio alla guida del Comune e della Provincia.
Le parole di Alfieri: “Un atto di responsabilità”
Nel messaggio che accompagna le sue dimissioni, Alfieri ha espresso amarezza per quanto accaduto, ma anche la convinzione che il tempo restituirà la verità sulla sua vicenda giudiziaria. “Con immensa sofferenza e tristezza, ma travolto dal senso di responsabilità, rassegno le mie irrevocabili dimissioni”, ha scritto, sottolineando come il percorso della giustizia sia ancora lungo e che, nel frattempo, le istituzioni non possano essere ostacolate dalle sue vicende personali.
L’ex sindaco ha poi ringraziato la comunità di Capaccio Paestum per il sostegno ricevuto in questi anni e ha voluto dedicare un pensiero agli amministratori e ai dipendenti comunali che hanno lavorato al suo fianco. “Ho servito con passione e determinazione la mia terra, nella convinzione di operare sempre per il bene comune”, ha aggiunto.
Il futuro politico e amministrativo di Capaccio Paestum e Salerno
Le dimissioni di Alfieri aprono ora una fase di transizione per il Comune di Capaccio Paestum, che si avvia verso il commissariamento in attesa di nuove elezioni. Anche la Provincia di Salerno dovrà riorganizzarsi, con una nuova guida che dovrà traghettare l’ente fino alla prossima tornata elettorale.
Sul piano politico, l’uscita di scena di Alfieri rappresenta un punto di svolta per il centrosinistra salernitano, che ora dovrà ridefinire la propria leadership in un contesto già segnato da profondi cambiamenti. Nel frattempo, l’ex sindaco si prepara a difendersi nelle sedi giudiziarie, convinto che la sua verità verrà riconosciuta col tempo.
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