«Distanziamento fisico, non sociale», da San Giovanni a Piro l’appello a non lasciare le donne sole
| di Redazionedi Jessica Paladino
Questi lunghi e duri mesi trascorsi durante i quali unico e principale direttore di ogni nostro gesto è stato l’ormai rinomato Covid-19, un messaggio assiduo e a tratti assillante, un consiglio precauzionale è stato quello del distanziamento fisico troppo spesso confuso e non distinto dal distanziamento sociale. Invece è importante sottolinearne la differenza perché nonostante la pandemia alcune problematiche non sono sparite e quindi è bene esserci, anche in forme e modalità diverse. È bene continuare a lottare per i diritti fondamentali di ognuno di noi troppo spesso volutamente offuscati da altro.
La pandemia non ci ha reso migliori e non ha neanche bloccato o addirittura cancellato tutti i mali del mondo già esistenti e persistenti che, invece, hanno proseguito la rotta anche un po’ più facilmente perché non più sotto i riflettori. Basti pensare che durante il lockdown sono state 5031 le telefonate valide al 1522, il 73 in più sullo stesso periodo del 2019, le vittime che hanno chiesto aiuto sono 2013 (+59 %). Tale incremento non è attribuibile necessariamente a maggiore violenza ma, si spera, alle campagne di sensibilizzazione che hanno fatto sentire le donne meno sole. Ed è per l’importanza data alla sensibilizzazione che, anche quest’anno, il Comune di San Giovanni a Piro aderisce alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
«Lasciamo che una candela illumini il buio della notte e quello dei cuori. Un segnale per le tante vittime silenziose che non denunciano, non segnalano, non raccontano le botte, gli insulti, le ingiurie, i soprusi, i ricatti che sono costrette a subire, credendo di essere sole, abbandonate a loro stesse e a quella condizione di sottomissione che non lasciano intravedere alcun aiuto. Alcuna luce in fondo al tunnel». Questo è il messaggio lanciato da Maria Sorrentino già assessore ed oggi consigliera con delega alle Pari Opportunità la quale invita alla condivisione social di una foto di una candela accesa sul davanzale dalle 17 di oggi in modo da riempirne le home.
Ad aderire all’iniziativa è anche l’Associazione Controluce che, nella persona del Presidente Costanza Florimonte, ci ha inviato questo messaggio: «In piena pandemia registriamo un aumento di vittime proprio perché si sta molto di più tra le mura domestiche e a pagarne ancora un prezzo alto sono proprio le donne. Esprimiamo un ringraziamento sentito al Sindaco Palazzo e alla consigliera Sorrentino per la sensibilità e per quello che si cerca di fare ogni anno per questa problematica. Si deve avere il coraggio, anche se capisco che non è facile, di rivolgersi ai centri anti-violenza che, fortunatamente, sono molto attivi o agli enti istituzionale che sono molto attenti e vicini alle persone. Appena saremo fuori da questo periodo preoccupante ci rimetteremo in piedi e continueremo il lavoro intrapreso con impegno negli anni passati, attraverso le scuole e le famiglie».
Non abbiate paura di chiedere aiuto, chiamate il numero nazionale anti-violenza e stalking 1522 o rivolgetevi al centro anti-violenza più vicino a voi.
CENTRO ANTI-VIOLENZA IRIS DI SAPRI:
Tel. 0973/032524 Cell. 348/8143197 ATTIVO 24H/24
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