Quando si potrà usufruire della piscina a Vallo della Lucania?
| di Biagio CafaroMancano 10 giorni alla fine di Dicembre, ma la Piscina di Vallo della Lucania non sembra conclusa. L’attuale sindaco della cittadina cilentana, Emilio Romaniello, lo scorso mese di agosto, in presenza del responsabile dell’associazione Italiana Disabili, Gigi Ruggiero, aveva promesso che i lavori sarebbero stati consegnati entro il mese di Dicembre 2010. In tale occasione, Emilio Romaniello, aveva promesso che la struttura sarebbe stata idonea anche per le terapie dei diversamente abili, provvedendo alla mancanza di strutture adeguate dopo la chiusura dell’impianto atto a tali terapie, presso l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Ad un sopralluogo esterno la piscina sembra pressoché conclusa, ma, a dieci giorni dalla scadenza della consegna dei lavori, ancora mancano alcuni accorgimenti. Dalla strada sono visibili ancora alcuni ponteggi e il cancello, che porta al parcheggio della piscina, è aperto, mentre la strada che porta alla piscina ha bisogno di essere riasfaltata, siccome è invasa dalle buche. La piscina, quindi, non è ancora agibile. I lavori sono iniziati 8 anni fa, e ancora non sono stati conclusi. Il progetto della Piscina è stato approvato dalla giunta comunale di Vallo della Lucania nel lontano 1990, 20 anni fa, ma ancora nessuno ne ha potuto beneficiare. In un manifesto dell’associazione Liberi è più bello, che ha sostenuto e sostiene tuttora una lunga campagna per l’apertura della piscina, appare scritto :”La piscina prima o poi aprirà, nulla è eterno, ma un po’ di vergogna dovreste provarla per tutte le bugie raccontate ai cittadini. Apritela prima possibile, vergognatevi e chiedete scusa ai cittadini”. Ora si aspetta l’apertura della piscina, che, dal sopralluogo esterno, sembra quasi completa. Difficilmente sarà mantenuta l’ultima promessa dell’attuale sindaco di Vallo della Lucania, cioè di aprirla entro il mese di Dicembre 2010, che ormai volge al termine, ma ci si augura che sarà aperta a breve, anche se, dopo otto anni, alcune strutture potrebbero essere già obsolete.
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