Dopo Gioi a rischio anche il Saut di Piaggine
| di Redazione«Dopo il Saut di Gioi anche quello di Piaggine diventa un caso». Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, con una interrogazione al governatore De Luca e all’assessorato regionale alla Sanità, sposta l’attenzione sul presidio sanitario riferimento per Valle del Calore e Alburni, a seguito di numerose segnalazioni giunte dai cittadini di Piaggine, Sacco, Valle dell’Angelo, Laurino e zone limitrofe. Il funzionamento della postazione istituita nel ’94 è gravemente compromesso, come conferma la denuncia alla Procura di Vallo della Lucania del sindaco di Piaggine, Renato Pizzolante.
«Il primo cittadino lancia un grido d’allarme comprensibile su un servizio fondamentale ora a rischio, come ha già fatto presente ad Asl, Regione e Prefetto, finora senza esito – sottolinea Tommasetti – Secondo notizie giornalistiche, al Comune non sarebbe stata comunicata la decisione degli Enti preposti di utilizzare i sei medici del Saut su un’automedica. Il mezzo dovrebbe operare tra Piaggine e Bellosguardo secondo un calendario non specificato. Per i turni, addirittura i medici sarebbero stati contattati telefonicamente. A confermare i dubbi i sopralluoghi della polizia municipale: si è riscontrato che nel Saut era presente un infermiere e un autista, con l’assenza del medico dei sei in servizio che garantivano la turnazione h24».
Un depotenziamento, nei fatti, di un presidio di importanza strategica. «Il Saut serve un ampio territorio caratterizzato da viabilità precaria e da isolamento geografico – prosegue Tommasetti – Elementi da tenere in considerazione: il fattore tempo incide drasticamente sul rischio e sulla validità degli interventi da operare sui malati critici. Secondo i Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), dal momento della chiamata al momento dell’arrivo in ospedale tutto deve avvenire nel tempo massimo di 60 minuti. Viceversa, tra l’arrivo dell’automedica, la stabilizzazione del paziente e infine il sopraggiungere in ospedale, si rischierebbe di raddoppiare i tempi».
Nell’interrogazione il consigliere regionale chiede «le motivazioni e le cause» dell’attuale situazione, e inoltre «se siano garantiti a Piaggine e comuni limitrofi i livelli essenziali di assistenza!, nonché «quali misure si intendano adottare al fine di scongiurare i rischi a cui andrebbero incontro i cittadini, nei casi di urgenza-emergenza».
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