Dragaggio al porto di Casal Velino: «Servono 300mila euro»

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Dragaggio al porto di Casal Velino: «Servono 300mila euro»

Non bastano 100mila euro, quelli finora ottenuti dalla Regione Campania, per risolvere l’ostruzione di sabbia e materiale algoso che si è creata al Porto di Casal Velino sui fondali. Ne servono 300 mila e in tempi brevi. Il Codacons Cilento aveva lanciato l’allarme e l’appello alla Regione Campania sul Porto, che rischia di generare una grave crisi economica nell’area del Golfo di Velia. Il Porto è inagibile e i diportisti bloccati, in entrata e uscita.

La cifra che serve per eliminare l’ostruzione il Comune di Casal Velino non è in grado di sostenerla da solo. Per questo l’amministrazione comunale ha fatto voti alla Regione Campania affinché possa farsi carico del costo del progetto. «Grazie all’onorevole Franco Picarone siamo riusciti ad ottenere un finanziamento di 100mila euro che però purtroppo non risolve ancora il problema», spiega il vicesindaco Domenico Giordano, attualmente alla guida dell’amministrazione comunale di Casal Velino. «Anche il Comune metterà la sua parte ma per il progetto è stato preventivato un costo di 300 mila euro al momento per noi non sostenibile», aggiunge il vicesindaco.

Il rischio è che il Porto si chiuda mandando in fumo la stagione estiva e un’economia turistica che ruota intorno all’infrastruttura. E’ ciò che è stato evidenziato nelle lettere indirizzate al vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola e al consigliere Luca Cascone.

Anche il Questore della Camera e deputato salernitano di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli si aggiunge all’appello del Codacons Cilento, presieduto da Bartolomeo Lanzara. «La Regione Campania mette in crisi la stagione turistica a Casal Velino e nei comuni limitrofi. E’ sconcertante che il porto rischi di rimanere chiuso per tutta l’estate perché, come denunciato dal Codacons, mancano ancora finanziamenti adeguati per il dragaggio dell’area portuale e renderlo davvero efficiente nell’accoglienza di visitatori e turisti. Il fatto che non si conoscano ancora con chiarezza gli investimenti regionali, che si stanno aspettando da troppo tempo, è molto grave, e causa danni non indifferenti. La messa in sicurezza dello scalo portuale di Marina di Casal Velino, infatti, è fondamentale per salvaguardare l’economia turistica del territorio, già gravemente colpita dall’emergenza sanitaria, a cui sono legati migliaia di posti di lavoro. Siamo di fronte – aggiunge Cirielli – all’ennesima presa in giro dell’amministrazione regionale di centrosinistra, che a chiacchiere parla di rilancio del turismo in Campania e poi nei fatti abbandona uno dei luoghi  più nevralgici per il comparto turistico della provincia di Salerno. Gli amministratori locali e gli esponenti cilentani del Pd non hanno nulla da dire? Mi auguro – conclude Cirielli – che lo sconosciuto assessore al turismo Felice Casucci batta un colpo ed intervenga tempestivamente per salvaguardare il futuro di tantissime piccole imprese turistiche cilentane, che stanno attendendo l’inizio della stagione estiva per arginare la crisi e tentare di risalire la china».

«Il Porto si trova in una posizione strategica, centrale rispetto al territorio del Parco nazionale del Cilento, punto di approdo per tutta l’area, a metà strada tra i porti di Sapri e Agropoli», aveva evidenziato il Codacons sottolineando che ci sono «a rischio migliaia di posti di lavoro perché l’indotto economico non riguarda solo la nautica del golfo di Velia ma anche ristoranti, negozi e tutto quello che gira intorno ad un porto turistico peschereccio».



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