Dramma operai comunità montana, Codacons: «Banca anticiperà stipendi ma con interessi»
| di Biagio CafaroQuello che stanno vivendo gli operai idraulico forestali della comunità montana del Vallo di Dianoè un vero proprio calvario. Da mesi non ricevono lo stipendio e continuano a lavorare, con conseguenti gravi disagi per l’economia delle proprie famiglie.
Uno spiraglio si è aperto con un accordo tra ente e banca: «In una comunicazione interna del 16 ottobre 2014 indirizzata agli operai della comunità montana del Vallo di Diano, il presidente dell’ente scriveva quanto segue: “Nel corso dell’ultimo incontro del 09-10-2014 fu sollevata dalle OO.SS. la questione dei ritardi nei pagamenti e fu chiesto di verificare se la banca potesse concedere delle forme di anticipazione direttamente agli operai”. – spiega il responsabile Codacons Vallo di Diano Roberto De Luca – Avendo la banca di riferimento della comunità montana risposto in modo positivo all’invito del presidente, lo stesso conclude nella citata missiva: “Qualora interessati, gli operai possono rivolgersi direttamente alla Bcc di Buonabitacolo per definire le modalità dell’operazione bancaria di anticipazione”»
Ma non tutto torna: «Tuttavia, dalle informazioni in nostro possesso, la Bcc di Buonabitacolo erogherà le somme degli stipendi arretrati a fronte della corresponsione di interessi (a tasso agevolato) da parte degli operai. La banca, quindi, fa il proprio mestiere e forse anche qualcosa in più. Tuttavia, in questo momento di grave difficoltà per le classi sociali più svantaggiate, il nostro invito ai sindaci della comunità montana Vallo di Diano è quello di trovare una soluzione alternativa alla questione. Ossia, se le casse della comunità montana non dovessero sopportare questa ulteriore spesa, allora bisognerebbe investire del problema la Regione Campania, in modo da non far gravare gli interessi applicati dalla banca sulle già provate finanze degli operai idraulico forestali. Si affida questo appello alla stampa locale e non, affinché questa categoria di lavoratori, che si adoperano per la collettività in ambito ambientale, possano trovare delle risposte ai propri disagi economici che non arrechino ulteriori danni alle già esauste finanze famigliari» continua De Luca.
«Ricordiamo le parole della nostra Costituzione che ci dice che la Repubblica italiana è fondata sul lavoro: ciò dovrebbe valere soprattutto per gli operai forestali in un territorio martoriato dal disordine edilizio e dall’indifferenza nei confronti dei beni ambientali. E dovrebbe valere per ciascuno di noi soprattutto quando notiamo che il nostro comprensorio è minacciato da pericolosi ecomafiosi e da trivellatori di ultima generazione» conclude il responsabile della sede Codacons del Vallo di Diano.
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