Dubbi sull’impianto di Biometano ad Auletta, il 10 gennaio si presenta il progetto
| di Pasquale SorrentinoImpianto di Biometano ad Auletta: il 10 gennaio si presenta il progetto. La popolazione sta protestando ma il progetto prosegue e l’azienda mercoledì sarà ad Auletta. Il 10 gennaio la Retina Holding Srl insieme all’amministrazione comunale di Auletta, guidata dal sindaco, Pietro Pessolano presenteranno il progetto dell’impianto di Biometano che dovrebbe sorgere in località “Cerreta” e che ha trovato l’opposizione di diversi cittadini di Auletta e paesi limitrofi riuniti in un comitato.
«Con il biometano facciamo rete sui territori creando economia circolare che tutela ambiente e territorio». Così, il direttore generale di Retina Holding srl, Franco Torra, in merito al progetto di realizzazione dell’impianto di produzione di biometano la cui realizzazione è prevista in località Cerreta, nell’area agricola del comune di Auletta.
Progetto che verrà presentato al pubblico, in un incontro con la cittadinanza, organizzato dall’amministrazione comunale del Comune di Auletta, in collaborazione con la società Retina Holding, che si svolgerà il prossimo 10 gennaio, a partire dalle ore 18 presso La Casa delle Parole in località Largo Cappelli ad Auletta.
All’incontro pubblico – si legge in una nota dell’azienda – prenderanno parte tra gli altri, il sindaco di Auletta, Pietro Pessolano, il consigliere comunale con delega ai lavori pubblici, Onofrio Cocozza, l’agronomo Renata Rogo, i professori universitari del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli, i docenti Stefania Pindozzi e Salvatore Faugno, e il direttore generale Retina Holding srl, Franco Torra.
«Il progetto, – si legge in una nota stampa, – prevede la realizzazione, su una superficie di circa 4 ettari di terreno agricolo di proprietà della società Retina Land srl e nelle disponibilità della società Neoagroenergie srl, entrambe controllate al 100% da Retina Holding srl, di un impianto di digestione anaerobica per la produzione di biogas, con l’utilizzo di tecnologie innovative, per la purificazione in biometano da conferirsi alla rete di distribuzione di metano nazionale, mediante l’utilizzo esclusivo di reflui zootecnici e agricoli. Nello specifico, Retina Holding è una piattaforma operativa d’investimento le cui fonti provengono da investitori di capitale e di credito istituzionali, di capitali destinati esclusivamente a progetti di transizione energetica e ad alti contenuti di sostenibilità aziendale».
«Il progetto di Auletta – spiega Torra – è parte di un più ampio numero di iniziative promosse, oggi circa venti, di cui una decina nella sola Campania. L’impianto – sottolinea –costituisce un esempio di promozione dell’economia circolare attraverso il recupero e riutilizzo dei reflui agricoli e zootecnici, inevitabili protagonisti di emissioni di gas serra derivanti da attività umana. I processi di trasformazione propri dell’impianto consentiranno il sostanziale abbattimento delle emissioni, restituendo: biometano alla quota nazionale di produzione del fabbisogno energetico; CO2 da destinarsi agli usi della produzione, con requisiti idonei alle industrie alimentare e farmaceutica; sottoprodotti con caratteristiche concimanti, in fase solida e liquida da destinarsi alla riqualificazione e nutrimento dei suoli, anche destinati alle coltivazioni biologiche. Il tutto -conclude- nel corollario di un importante investimento sul territorio che permetterà la ricaduta sul medesimo di benefici previsti dal PNRR, creando oltre a capacità di lavoro e di indotto, impatti rilevanti per la sostenibilità ambientale. Con il Comune di Auletta – aggiunge il direttore generale della società – sul progetto in corso affinamenti delle procedure che prevedono anche passaggi successivi alla realizzazione delle opere sino alla definitiva entrata in funzione dell’impianto che si prevede entro la prima metà del 2025. La nostra aziende – chiosa – agisce nel massimo rispetto di ogni prescrizione di legge e di rispetto dell’ambiente, confermando sin d’ora la disponibilità, oltre alla trasparenza per quelli che autonomamente saranno posti in essere, a prevedere presidi ulteriori, concordati con gli organi del Comune, nella conduzione dell’impianto e nei controlli ambientali».
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