Due giovani morirono lungo la Polla-Teggiano: chiesto rito abbreviato per imputati
| di RedazioneIeri mattina, il Tribunale di Lagonegro ha ospitato una nuova udienza riguardante il drammatico incidente stradale che, nel settembre 2022, ha strappato la vita a Terenzio Volonnino e Vittorio Isoldi, due giovani di Polla. La tragedia, che ha profondamente colpito la comunità locale, si è verificata lungo la strada Polla-Teggiano e ha coinvolto tre veicoli.
Oltre all’automobile su cui viaggiavano i due amici, lo scontro ha interessato altre due vetture, dando origine a una terribile carambola con conseguenze devastanti. Le indagini hanno portato all’accusa di omicidio stradale per i conducenti degli altri mezzi coinvolti, entrambi residenti a Teggiano.
Durante l’udienza, i due imputati, rappresentati dai rispettivi legali, hanno avanzato la richiesta di accedere al rito abbreviato. Uno di loro ha optato per un rito “secco”, mentre l’altro ha chiesto che il procedimento sia condizionato alla presentazione di una perizia redatta dalla Procura e dalla Polizia Stradale, responsabili dei rilievi effettuati sul luogo del sinistro. Il giudice, preso atto delle istanze, si è riservato di decidere, fissando la prossima udienza per metà marzo.
Le famiglie delle vittime, costituite parte civile, sono rappresentate dall’avvocato Stefano Soriano, che sta sostenendo i loro diritti in questa dolorosa battaglia giudiziaria. Ulteriori eredi delle vittime sono assistiti dagli avvocati Vincenzo Cozza ed Enrico Cardiello, impegnati a supportare i familiari nella ricerca della verità e della giustizia.
La tragedia ha lasciato un segno indelebile sulla comunità di Polla e sui paesi limitrofi, riportando al centro del dibattito pubblico il tema cruciale della sicurezza stradale e delle responsabilità alla guida. Il processo si sta svolgendo in un clima di grande attesa, mentre cresce l’attenzione su eventuali misure preventive per evitare simili tragedie in futuro.
Il caso ha inoltre alimentato richieste di interventi più incisivi, tra cui un rafforzamento delle normative sulla circolazione e pene più severe per chi si rende responsabile di incidenti mortali. La vicenda, già profondamente drammatica, potrebbe rappresentare un punto di svolta nella sensibilizzazione verso una guida più consapevole e nel rafforzamento delle politiche di prevenzione stradale.
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