Caso Vassallo, esame sulle due pistole della vigilessa
| di Federico MartinoI carabinieri del Ris di Roma sono stati incaricati oggi di esaminare due pistole, regolarmente denunciate, appartenenti a Sonia Pisani, la vigilessa arrestata nei giorni scorsi con l’accusa di aver fatto parte del commando che il 19 maggio scorso, a Cecchina, ha ucciso due pregiudicati in un regolamento di conti legato al traffico della droga. La consulenza tecnico-balistica e’ stata disposta per accertare non solo se quelle due armi abbiano sparato a Cecchina, ma anche in altri casi, come quello di Angelo Vassallo, l’ex sindaco di Pollica (Salerno) ucciso nel settembre dello scorso anno. A disporre l’esame e’ stato il procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo, titolare degli accertamenti sul duplice omicidio insieme con i sostituti Rodolfo Sabelli e Giovanni Taglialatela, quest’ultimo magistrato della procura di Velletri. Le armi in questione erano custodite da Domenico e Angelo Raffaele Pisani, padre e fratello di Sonia Pisani. E per questo sono indagati per detenzione illegale di armi. Domenico Pisani, in partcolare e’ un ex ufficiale dei carabinieri, originario del Cilento, che, insieme con due soci imprenditori, i fratelli Esposito, si sarebbe visto negare da Vassallo il permesso di realizzare uno stabilimento balneare ad Acciaroli. Il possibile filo rosso che potrebbe unire i delitti di Cecchina e del sindaco di Pollica sono stati al centro di un vertice che gli inquirenti romani hanno avuto nei giorni scorsi con il procuratore di Salerno Franco Roberti ed il sostituto Rosa Volpe. Sono state stabilite strategie di collegamento ed il reciproco scambio di informazioni. Ora le due pistole della Pisani saranno esaminate dagli esperti: in particolare sara’ verificato il loro funzionamento, se ci siano impronte digitali e tracce organiche ed infine saranno compiute prove di sparo. I risultati saranno comparati con la banca dati contenente i dati dei delitti irrisolti.
fonte: Ansa
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