«E-commerce, più sostegno agli esercenti salernitani»
| di Redazionedi Antonio Vuolo
Un volume di affari sconvolgente anche in un periodo di forte crisi economica, si gioca sulla paura sociale, sulle incertezze sanitarie e sulla possibilità di fare shopping in tutta sicurezza e sempre più sulle piattaforme, ormai conosciute e consolidate, dove senza demonizzare nessuno vi sono certo migliaia di piccoli esercenti italiani, ma dove il volume di affari maggiore di quelle transazioni giornaliere, milioni di euro giornalieri, nella maggior parte dei casi vanno ad arricchire società e persone che non vivono, non lavorano e in pagano le tasse in Italia, contribuendo a generare la sperequazione sociale ed economica condita da infinite preoccupazioni.
«Riteniamo l’e-commerce una risorsa che però deve essere regolamentata al pari dei negozi tradizionali» dichiara il numero uno di Confesercenti provinciale di Salerno, Raffaele Esposito, «uno strumento utile anzi necessario che deve essere nelle corde e nelle disponibilità degli esercenti anche a livello provinciale e regionale.
Stiamo lavorando da anni allo sviluppo della piattaforma per una vetrina di proposta e vendita etica e sociale riconosciuta, dove coniugare tradizione ed innovazione, i centri commerciali naturali digitali e virtuali che non hanno la pretesa di competere certamente con i giganti del web ma almeno di poter esser visitati e cliccati, paragonati dall’utenza locale per aiutare a generare flussi economici migliori nelle nostre comunità e nelle nostre città. Non possiamo soltanto lamentarci della vendita on line dei soliti noti se non offriamo al nostro tessuto economico uno strumento digitale operativo di sostegno al commercio tradizionale».
«Questa progettualità, partenariata nella prima fase dalla cciaa di Salerno e dalla Università di Napoli Federico II, dovrebbe essere accompagnata anche da una azione regionale di supporto nell’ottica dell’innovazione tecnologica se davvero si vogliono porre in essere misure di “sostegno” concrete di tutela e salvaguardia dei commercianti tradizionali. Stiamo facendo davvero enormi sacrifici, – conclude il presidente Esposito, – per riuscire a dotare il mercato salernitano della sua vetrina etica, sociale ed economica, certificata da Confesercenti per tutelare i “negozi sotto casa” quelli, quelli della vetrina reale che possono essere visitati anche nella realtà, quelli del caffè al bar, del sorriso mattutino, insomma quelli che rendono vive le nostre città, è una scommessa, una intuizione, che la GDO ha vinto da tempo e che noi vogliamo lasciare in eredità ai nostri territori, ai nostri commercianti ed a tutte le categorie economiche, commercio, turismo e servizi, della rete regionale Confesercenti».
«Proprio per questo il nostro appello alle istituzioni, – conclude il presidente Esposito, – quello di accompagnare sempre più con i fatti amministrativi la realizzazione di questi processi virtuosi unica alternativa alla chiusura ed alla scomparsa del commercio tradizionale che deve continuare a vivere e deve poter avere la sua vetrina digitale al pari dei colossi del web».
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