Edilizia, bonus facciate: opportunità per combattere spopolamento Cilento
| di Luigi Martinodi Luigi Martino
Il bonus facciate è legge. Una iniziativa che rappresenta un unicum potrebbe mitigare il trend negativo dello spopolamento e rilanciare il comparto edile nel Cilento. La legge di bilancio pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 304 del 30/12/2019 ha stanziato oltre 4 miliardi di euro che – complessivamente al sisma bonus e agevolazioni giardini e terrazze – saranno destinati al rifacimento delle facciate dei palazzi e delle case dei centri storici d’Italia.
I requisiti individuati dalla legge di bilancio sono molto semplici da rispettare. Le abitazioni che possono beneficiare del contributo sono essenzialmente quelle dei centri storici e quelle delle aree con un elevato indice di edifici, e sono state di fatto escluse solo le case isolate di campagna.
Il benefico economico in palio è molto elevato. Lo stato infatti ha stanziano un bonus fiscale pari al 90 % del costo dei lavori per il rifacimento delle facciate, che potrà essere dedotto in 10 anni, per un massimo di 96.000 di detrazione totale.
I lavori ammessi possono riguardare il rifacimento degli intonaci, l’isolamento termico, ma anche la sola pulizia o la tinteggiatura delle facciate esterne. Non sono invece ammessi i costi per la sostituzione o la riparazione degli infissi o di qualsiasi elemento che non sia “opaco” ovvero che lasci passare la luce.
Questa iniziativa opportunamente sfruttata potrebbe rappresentare un forte incentivo al comparto edile della Provincia di Salerno ed in particolare per i comuni del Cilento, che maggiormente soffrono del fenomeno dello spopolamento dei centri storici.
In particolare i piccoli comuni del Parco, grazie a questa iniziativa, potrebbero vedere rinnovati i centri storici dando nuova vita e lavoro occupazionale nei piccolo borghi, non solo al comparto edile, ma anche a tutte le attività trasversali che potrebbero svilupparsi e nascere a seguito di questa iniziativa.
«Sono certo che enti e privati non si lasceranno sfuggire questa ghiotta occasione per riqualificare il proprio patrimonio edilizio – afferma Giuseppe Marchesano (nella foto in basso) dirigente sindacale Filca Cisl Salerno – gli impiegati nel settore edile potranno utilmente essere impiegati sul territorio attivando nuove fonti economiche per le famiglie degli operai e per le imprese. Una iniziativa che nel medio lungo termine sono certo porterà i suoi frutti anche al settore turistico ricettivo e alberghiero del Parco».
Il rifacimento dei centri storici potrebbe dunque diventare una buona occasione per mitigare il fenomeno dello spopolamento, con i giovani che potrebbero occupare le moltissime case abbandonate o trasformarle in attività extra-alberghiere sempre più richieste dal mercato.
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