Elettrodotto, rilievi marini a largo del Cilento e del golfo di Policastro
| di Luigi MartinoE’ partita anche a largo della Costiera Cilentana un’attività di indagini marine preliminari e caratterizzazione ambientale che riguarda la realizzazione della Tyrrhenian Link, un progetto della società Terna che collegherà la Sicilia con la Campania e la Sardegna attraverso un doppio cavo sottomarino: un nuovo corridoio elettrico al centro del Mediterraneo. Il progetto complessivo prevede due tratte: la est dalla Sicilia alla Campania e la ovest dalla Sicilia alla Sardegna. Da oltre dieci giorni, infatti, la società Fugro Italia S.p.A. e i tecnici imbarcati a bordo della nave Kobi Ruegg, battente bandiera delle isole Bahamas, sono impegnati a tre miglia dalla costa, per completare un dossier dettagliato che andrà a fornire indicazioni ancora più dettagliate rispetto alla progettazione che riguarda, nello specifico, il tratto dell’elettrodotto che va da Fiumetorto di Termini Imerese (Sicilia) a Torre Tuscia Magazzeno di Eboli (Campania).
I lavori sono partiti dopo il rilascio delle dovute autorizzazioni da parte dell’istituto idrografico della Marina Militare, dello Stato Maggiore della Marina e dei Comandi Marittimi di Sicilia e Campania. La presenza della Kobi Ruegg a largo del Cilento ha destato curiosità e preoccupazione tra le comunità che affacciano sul mar Tirreno. Costruita nel 2015 la nave da ricerca Kobi Ruegg ha una forma particolare che la distingue dalle altre imbarcazioni da pesca o diporto. E’ rossa ed è lunga quasi 60 metri. E’ partita dal porto di Abu Qir, in Egitto, l’8 marzo scorso, e sarà impegnata nel Tirreno fino al 2 maggio prossimo. Sarà stato il suo profilo particolare, l’imponenza oppure il suo andirivieni ad attirare lo sguardo e a spingere i cittadini della costiera del Cilento a capire meglio di cosa si trattasse. «La nave Kobi Ruegg – specifica l’ufficio circondariale marittimo di Sant’Agata Militello in Sicilia – è da considerarsi come unità con difficoltà di manovra». La Kobi Ruegg è considerata nave con difficoltà di manovra.
La guardia costiera ha infatti specificato in un’apposita ordinanza che «è fatto obbligo a tutte le unità navali che navighino in prossimità dell’area interessata dai rilievi, di prestare la massima attenzione e, al fine di evitare di intralciare lo svolgimento delle operazioni, di mantenersi ad una distanza di sicurezza non inferiore alle 500 yards dall’unità». Con 950 chilometri di lunghezza e 1000 megawatt di potenza, l’elettrodotto si candida a diventare una delle opere infrastrutturali più importante degli ultimi tempi. «Il collegamento migliorerà la capacità di scambio elettrico, favorirà lo sviluppo delle fonti rinnovabili, l’affidabilità della rete e dell’intero sistema confermando il ruolo della Sicilia come hub energetico del Mediterraneo» ci tiene a sottolineare la società Terna che, per la realizzazione dell’opera, investirà 3,7 miliardi di euro.
Qualche giorno fa, i vertici della società, attraverso una conferenza telematica, hanno presentato alla cittadinanza gli esiti della consultazione pubblica sul Tyrrhenian Link. Durante l’incontro, dedicato al ramo est (Sicilia – Campania) dell’interconnessione, i tecnici di Terna hanno illustrato le soluzioni progettuali emerse anche a seguito della consultazione preventiva con il territorio. In particolare, è stata presentata la localizzazione della stazione di conversione del ramo est dell’interconnessione che collegherà la Sicilia con la Campania individuata, grazie all’analisi di tutte le osservazioni ricevute, quale soluzione più adeguata a contemperare le esigenze elettriche con quelle del territorio. Nella realizzazione dell’opera sono coinvolte circa 250 imprese.
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