Elezioni a Pisciotta, certo Marsicano: ancora da risolvere il rebus Liguori
| di Antonio VuoloSarà quasi sicuramente, ancora una volta, sfida a due a Pisciotta, tra il sindaco uscente Ettori Liguori e Aniello Marsicano. Se Liguori però ancora non ha sciolto definitivamente le sue riserve sulla ricandidatura alla guida del gruppo “Il Ramoscello”, dall’altro lato Aniello Marsicano sarà sicuramente il candidato sindaco del gruppo “Una mano per Pisciotta”.
«Ho bisogno ancora di qualche ora per riflettere» taglia corto Liguori, che è sindaco dal 2012 e che è già stato primo cittadino del borgo cilentano dal 1983 al 1995. Il suo stato d’animo è in risposta ai suoi consiglieri uscenti, ex consiglieri comunali, nuovi candidati e tanti semplici cittadini, che hanno firmato un accorato appello affinché «si renda disponibile per una nuova candidatura come elemento di garanzia per tutti i candidati al Consiglio comunale».
«Pisciotta ha vissuto un proficuo decennio di serenità e di buona amministrazione che ha visto realizzare compiutamente il programma amministrativo proposto alla cittadinanza» racconta Antonio Greco, assessore della Giunta Liguori e tra i volti storici del gruppo politico “Il Ramoscello” di cui Liguori è espressione. A firmarla, oltre a Greco, Natalina Fedullo, Sergio Di Blasi, Assunta Giaquinto, Alessandra Coppola, Francesca Puglia, Elio Ruggieri, Michele Cutri, Luigi Saullo e Giovanni Marsicano. E non solo. Perché tra i sottoscrittori della lettera ci sono altre 150 persone tra ex consiglieri, sostenitori del gruppo “Il Ramoscello” e semplici cittadini. Sicura, invece, la candidatura di Aniello Marsicano, attuale capogruppo della minoranza, espressione del movimento “Una mano per Pisciotta”.
«La lista Una Mano per Pisciotta si propone di mettere fine ad un potere ultratrentennale del quale la comunità si sente stanca di sopportare visti i risultati deludenti dell’azione amministrativa, con un Puc bloccato da un provvedimento limitativo imposto dal Ministero dell’Ambiente» dice Marsicano. E nonostante l’attuale sindaco Ettore Liguori non abbia ancora sciolto le sue riserve, il clima elettorale già si fa incandescente. «Liguori ha prima accettato di candidarsi e poi inventato la sceneggiata delle firme per giustificare la sua decisione di non restare fuori. Come al solito e per divisioni nell’elettorato di opposizione Liguori fa il gioco delle tre carte per rimanere in sella al Palazzo Mandino di Pisciotta» rincara la dose Aniello Marsicano in riferimento alla lettera aperta di consiglieri, ex consiglieri e simpatizzanti del gruppo politico “Il Ramoscello” per chiedere la ricandidatura a sindaco di Liguori.
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