Emergenza freddo a scuola: alunni con i cappotti e genitori in allarme
| di RedazioneDa giorni, il malfunzionamento dei termosifoni nella scuola “Pietro da Eboli”, parte dell’istituto comprensivo “Gonzaga”, sta causando gravi disagi agli alunni e al personale scolastico. Le aule gelide, con temperature ben al di sotto della soglia di confort, hanno sollevato forti preoccupazioni tra i genitori, che temono per la salute dei propri figli e chiedono interventi immediati da parte delle autorità locali.
La denuncia del capogruppo Damiano Cardiello.
A farsi portavoce della questione è stato Damiano Cardiello, capogruppo di Fratelli d’Italia, che ha dichiarato: «Chiederemo urgenti chiarimenti al Sindaco sull’insostenibile situazione creatasi alla scuola Pietro da Eboli. Non possiamo tollerare che i nostri ragazzi studino in condizioni così precarie». Cardiello ha anche sottolineato come il problema non sia solo di natura logistica, ma rappresenti un serio rischio per la salute degli studenti.
I rischi per la salute e l’appello dei genitori.
Le segnalazioni da parte delle famiglie si moltiplicano, evidenziando il pericolo di malanni e infezioni a cui gli alunni sono esposti a causa del freddo. Una madre ha commentato: «È inaccettabile che i nostri bambini debbano subire queste condizioni. La scuola dovrebbe garantire un ambiente sicuro e confortevole, non un luogo che mette a rischio la loro salute».
Anche i docenti e gli operatori scolastici stanno soffrendo le conseguenze di questa situazione, che rende difficoltoso il normale svolgimento delle attività didattiche. Concentrarsi e lavorare in ambienti così freddi è diventato quasi impossibile.
Proposte e soluzioni.
Damiano Cardiello ha avanzato l’ipotesi di chiudere temporaneamente la scuola qualora il problema persista, sottolineando l’urgenza di interventi tecnici per ripristinare il funzionamento dell’impianto di riscaldamento. «È prioritario agire con tempestività per tutelare il benessere di chi frequenta l’istituto. Il Comune deve intervenire senza esitazioni», ha dichiarato il capogruppo.
Nel frattempo, i genitori stanno organizzando un incontro con la dirigenza scolastica e le autorità comunali per discutere della questione e trovare soluzioni condivise. È emerso un forte desiderio di dialogo costruttivo, ma anche un’impazienza crescente, dato che il problema sembra essere stato ignorato per troppo tempo.
Una comunità in attesa di risposte.
La vicenda mette in luce quanto i disservizi possano incidere sulla quotidianità di una comunità scolastica. La scuola, luogo di apprendimento e crescita, non può trasformarsi in un contesto di disagio e preoccupazione.
Ora si attende un segnale concreto da parte del Comune, chiamato a garantire condizioni dignitose per gli studenti e il personale. Genitori, docenti e alunni confidano che la situazione venga risolta al più presto, trasformando questa crisi in un’opportunità per migliorare la gestione delle infrastrutture scolastiche sul territorio.
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