Emergenza Psaut a Capaccio Paestum: Emanuele Sica lancia l’allarme sulla chiusura del presidio
| di Antonio VuoloLa chiusura definitiva del Psaut di Capaccio Scalo non è più solo una paura, ma un rischio concreto che si avvicina sempre più. A sottolinearlo con forza è Emanuele Sica, che da mesi denuncia il progressivo ridimensionamento del presidio, un punto di riferimento cruciale per l’assistenza sanitaria sul territorio.
Sica ha ricordato come già durante la scorsa campagna elettorale il tema fosse stato centrale, portandolo persino a presentare una formale interrogazione in Consiglio Comunale il 19 settembre 2024. In quell’occasione, l’amministrazione assicurò che si era attivata presso gli organi competenti per ripristinare il servizio notturno, sospeso dal 16 settembre, e scongiurare la chiusura anche nelle ore diurne.
“Ad oggi – dichiara Sica – non solo il servizio notturno non è stato ripristinato, ma siamo di fronte a difficoltà evidenti nel garantire la continuità anche del servizio diurno. Questa mattina, senza alcun preavviso agli utenti, il Psaut è stato chiuso con un semplice avviso affisso all’ingresso, ufficialmente per una sola giornata. Ma le problematiche legate alla carenza di medici e personale infermieristico fanno temere che la situazione possa protrarsi a lungo.”
Secondo Sica, questa eventualità rappresenta un campanello d’allarme per l’intero territorio. La chiusura del Psaut obbligherebbe i cittadini a rivolgersi al pronto soccorso di Battipaglia, con tutte le criticità logistiche e di tempistica che comporta. “Un cittadino colpito da infarto – spiega – rischierebbe di non ricevere soccorso in tempo utile, considerando che Agropoli non dispone di un presidio per le emergenze e che il paziente verrebbe trasferito a Vallo della Lucania, aumentando i tempi di percorrenza.”
Sica ribadisce che la questione non è una speculazione politica. “Non si tratta di puntare il dito contro l’amministrazione locale, che in ambito sanitario ha poteri limitati. Tuttavia, se questa amministrazione intende rimanere in carica per senso di responsabilità, deve dimostrare di saper difendere i diritti della nostra comunità.”
La chiusura del Psaut, per Sica, non può essere accettata né giustificata. “È necessario che chi di dovere – dall’Azienda Sanitaria Locale agli organi regionali – fornisca risposte e soluzioni rapide e concrete. Non possiamo permettere che un presidio sanitario fondamentale venga smantellato, lasciando i cittadini senza assistenza adeguata.”
Sica conclude con un monito: “Non staremo a guardare. Pretendiamo che il diritto alle cure e all’assistenza sanitaria venga garantito a tutti i cittadini di Capaccio Paestum e dei comuni limitrofi. È una battaglia che porteremo avanti con ogni mezzo possibile, perché la salute non può essere un privilegio, ma un diritto inalienabile.”
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