Emergenza siccità, Adinolfi: «La battaglia arriva al Parlamento Europeo»
| di Redazione“La battaglia di Forza Italia sulla siccità e sui cambiamenti climatici arriva in Parlamento Europeo. Abbiamo chiesto a gran voce e ottenuto un dibattito perché crediamo che questa problematica non può essere più procrastinata, ma affrontata con soluzione serie.
Per tale ragione, bisogna subito modificare la normativa del Next Generation Eu che oggi non consente il finanziamento, tramite il PNRR, per la costruzione di nuovi invasi, necessari in tutto il Paese per fronteggiare la siccità, che ha superato ogni record negativo, mettendo in seria difficoltà le produzioni agroalimentari. Questa è una delle diverse soluzioni, a breve e lungo termine, contenute nel piano elaborato dal Dipartimento agricoltura di Forza Italia, che abbiamo presentato stamattina anche al Parlamento Europeo, consapevoli che questa sfida non riguarda solo l’Italia, ma tutti gli Stati membri”. Così, in una nota, l’europarlamentare di Forza Italia, Isabella Adinolfi, si è espressa, in merito alla discussione in programma, stamattina, al Parlamento Europeo, sul tema siccità e cambiamenti climatici, fortemente voluta dal Gruppo europarlamentare FI.
“Avviamo la costruzione di nuovi invasi, recependo le proposte progettuali (in stato di già avanzata definizione) in possesso dei consorzi di bonifica italiani e oggetto del “piano laghetti” predisposto da ANBI nazionale, la cui costruzione consentirebbe la raccolta delle acque piovane, così da alimentare i sistemi irrigui in caso di siccità – aggiunge l’eurodeputata – A breve termine, inoltre, occorre un piano di ristoro per il comparto agricolo, per dare un po’ di sollievo a chi praticamente è stato messo in ginocchio negli ultimi mesi dalla siccità, senza dimenticare gli aumenti di energia, carburante e quindi delle materie prime. Non meno importante è la definizione immediata di un contratto istituzionale di sviluppo (CIS) che ci può consentire di accelerare tutte le procedure per disporre subito dei fondi e realizzare gli investimenti infrastrutturali fondamentali per contrastare purtroppo tutti i danni e rischi connessi ai cambiamenti climatici. Occorre, infine, un nuovo Recovery fund che riconosca la straordinarietà della situazione e stanzi nuove risorse che ci consentano di finanziare investimenti strutturali e di garantire la competitività delle nostre imprese agricole nel lungo periodo”.
“Il modello attuale non è più sostenibile: dobbiamo salvaguardare gli agricoltori, che sono i primi custodi dell’ambiente e della sua biodiversità – conclude l’europarlamentare salernitana – Aiutare i contadini contro i cambiamenti climatici, che purtroppo negli ultimi anni sono diventati palesi, significare garantire la produzione di materie prime e la sicurezza degli approvvigionamenti a tutti”.
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