Esplosione fabbriche fuochi, 56 morti dal 2000: 4 anche nel Salernitano
| di Luigi MartinoDiciotto esplosioni e 61 vittime: è il bilancio degli incidenti nelle fabbriche di fuochi d’artificio italiane dal 2000 ad oggi. La tragedia di oggi nel Messinese ha provocato cinque morti che vanno ad aggiungersi alle 56 dipartite precedenti. Tra le vittime della strage odierna, anche una donna.
Ecco l’elenco degli incidenti mortali degli ultimi anni:
– 18 maggio 2000: a Veroli (Frosinone), esplode una fabbrica di giochi pirici, tre morti.
– 23 novembre 2001: a Morrona, frazione di Terricciola (Pisa) in una fabbrica di fuochi avviene un’esplosione che uccide quattro persone
– 2 maggio 2002: tre persone muoiono in una deflagrazione avvenuta in una fabbrica di Terzigno in provincia di Napoli.
– 30 agosto 2002: a Visciano (Napoli) 6 persone restano coinvolte in un’esplosione di una fabbrica di botti: tre morti e tre feriti.
– 5 luglio 2004: una fabbrica di fuochi d’artificio salta in aria alla periferia di Giugliano, in provincia di Napoli, le vittime sono cinque.
– 19 luglio 2005: un’esplosione nella fabbrica di Teggiano, in provincia di Salerno, causa la morte di due giovani e il ferimento di altre tre persone.
– 6 agosto 2005: a Ottaviano (Napoli), in una fabbrica di fuochi avviene un’esplosione, nell’incidente muoiono tre operaie.
– 24 maggio 2006: due operai perdono la vita in una fabbrica di fuochi d’artificio a Mercato San Severino (Salerno).
– 23 aprile 2007: scoppia una fabbrica di botti a Gragnano (Napoli), perdono la vita tre persone.
– 11 maggio 2007: tre morti in seguito a una deflagrazione avvenuta in una fabbrica di fuochi a Piane di Montegiorgio (Fermo).
– 6 febbraio 2008: a S.Egidio di Madonna delle Macchie (Orvieto), quattro persone muoiono nello scoppio di una fabbrica.
– 10 gennaio 2011: due gli uomini morti a Santa Venerina, nel Catanese, coinvolti nell’esplosione della ‘Pirotecnica Etnea’.
– 2 febbraio 2011: un uomo perde la vita nello scoppio della sua fabbrica a San Giovanni di Ceppaloni, nel Beneventano.
– 12 settembre 2011: esplosione in una fabbrica di Arpino (Frosinone), sei i morti.
– 25 luglio 2013: quattro morti a Citta’ S.Angelo, in provincia di Pescara, a causa di un’incidente nella fabbrica di fuochi d’artificio Di Giacomo.
– 9 luglio 2014: a San Donato di Tagliacozzo L’Aquila), nell’esplosione della fabbrica Paolelli, muoiono due persone.
– 13 maggio 2015: tre morti e quattro feriti nello scoppio della fabbrica ‘Pirotecnica dei fratelli Schiattarella’, nell’hinterland di Napoli.
Il dramma avvenuto oggi in Sicilia
Tragedia a Barcellona Pozzo di Gotto a seguito dell’esplosione del deposito di fuochi pirotecnici di contrada Femminamorta. Una strage sul lavoro. L’ultima vittima è stata trovata intorno alle 22: un corpo dilaniato, dei resti umani recuperati dai vigili del fuoco i quali avvertono che le attività nell’area, trasformatasi in un inferno di fiamme e devastazione, continuano. Una doppia esplosione quella verificatesi intorno alle 16.45, provocata, seconda una prima ricostruzione, da alcune scintille: gli operai di una ditta esterna stavano facendo dei lavori, a quanto pare con delle saldatrici ai cancelli e a degli infissi della struttura; le scintille sono arrivate in un casotto dove si trovava la polvere pirica innescando le esplosioni. La procura di Barcellona ha aperto una inchiesta per strage. Tra le vittime Venera Mazzeo, 71 anni, moglie del titolare della storica ditta, Vito Costa e, a quanto si apprende, alcuni degli operai della ditta esterna che stava facendo dei lavori. Tra i feriti il figlio del proprietario, Bartolomeo Costa, 37 anni, e un dipendente.
La ditta ‘Pirotecnica Vito Costa e figli’ e’ nata agli inizi del 1900, specializzandosi nella produzione di articoli di prima, seconda e terza categoria. Tra le vittime anche la moglie del titolare. Nel corso degli anni ha acquisito molto esperienza e molta creatività, catturando il pubblico con esibizioni di fuochi pirotecnici di vario genere notturni, diurni, acquatici seguito poi da quelli piromusicali, per privati o enti pubblici. Insomma, una società leader anche internazionale nel settore, ottenendo ottimi risultati soprattutto a livello Mondiale, vincendo lo spettacolo “Campioni del mondo di Sanremo” nel 1998 e arrivando poi nel 1999 terzo classificato.
«E’ una tragedia, siamo addolorati. Novembre per Barcellona Pozzo di Gotto si conferma un mese triste, otto anni fa siamo stati colpiti dall’alluvione che aveva provocato molti danni mentre oggi ci sono morti e feriti»: è sconsolato Filippo Sottile, vice sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, «c’e’ molta tristezza, la notizia si è diffusa velocemente attraverso i social raggiungendo tutti, c’è molto dolore. Stasera era in corso il consiglio comunale che e’ stato sospeso. Proclameremo il lutto cittadino».
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