Convegno di Studio: Le scienze della vita,tra Oriente ed Occidente
| di Luca De MartinoConoscenza e confronto; si potrebbe sintetizzare in questo modo la giornata di Sabato 12 Marzo presso l’Hotel Cavaliere a Scario; dalle 17 alle 19.30 partecipata e seguita conferenza-studio nel tentativo di stimolare una riflessione sull’incontro tra la chirurgia e la terapia medica tradizionale con l’esperienza della medicina alternativa e dell’ayurveda, in ambito culturale, storico, antropologico. L’iniziativa, patrocinata dall’Associazione 4° CHAKRA (Ayurveda, Yogaterapia, Cranio Sacrale, Riflessologia), e organizzata dalla Soc. Ki.nes (rieducazione posturale e fiosoterapica) ha incuriosito il numeroso pubblico accorso che ha seguito le relazioni medico-scientifiche e culturali dei relatori invitati.
L’incontro è stato “iniziato” dal Dott. Annibale D’Angelo – direttore SERT Sapri, che ha ricordato come “la coscienza e la consapevolezza siano aspetti della nostra vita che ci accompagnano nella esperienza dell’ayurveda, vera e autentica conoscenza della vita che può riequilibrare gli elementi che compongono il corpo”.
A questo è seguito un passionale intervento ad opera dell’Avv. Franco Maldonato che ha costruito un riscontro filosofico secondo cui, “la tradizione del pensiero occidentale non può porsi correlazione tra la medicina convenzionale e medicina alternativa, mentre Giordano Bruno è riuscito ad essere il teorico dell’unità, come superamento della divisione – aggiungendo inoltre che – in natura non c’è separazione, ma fusione di energia”.
Il Dott. Pasquale Sorrentino – kinesiologo e legale rappresentante KI.NES, ha posto l’accento sulla “irripetibilità dell’individuo Uomo, della sua esclusività motoria, della sua correlazione forte con il movimento volontario per dare vita alla rieducazione posturale”.
Conclusioni affidate al Dott. Paolo Calabria – primario Ospedale di Sapri, che ha auspicato un “rapporto assolutamente aperto tra culture differenti, anche se appare difficile immaginare un percorso di cura senza il rigore scientifico della medicina occidentale”; infine il Dott. Calabria rivolge un pensiero “alla classe medica per il momento difficile che vive, nella nefasta condizione di subire scelte scellerate che ne limitano il loro ruolo e la loro straordinaria validità sociale”
Il dibattito è stato introdotto e moderato dalla Dott.ssa Elisabetta Garzo, Presidente del Tribunale di Vallo della Lucania, la cui autorevolezza ha conferito ulteriore significato alla pregevole discussione.
Una occasione dunque per stimolare confronto e comparazione critica tra “scuole di pensiero” assai differenti, ma con un obiettivo comune: il benessere del corpo, della mente e dello spirito; un nuovo modo di intendere la cultura e la formazione continua che si pone all’avanguardia della didattica tradizionale congressuale e che apre un ciclo di incontri culturali i cui contenuti sono ancora in itinere.
©Riproduzione riservata