Scazzatielli, Don Backy e energie alternative a Aquara
| di Katiuscia StioLa V edizione Sagra dello scazzatiello aquarese si è conclusa con il grande apprezzamento dei fruitori per la degustazione dei prodotti tipici locali e la soddisfazione degli organizzatori per il largo consenso ricevuto.
La degustazione dello scazzatiello, delle carni nostrane, dei dolci, miele, vino ed olio locali hanno fatto si che della sagra si perpetuasse nel tempo il suo significato più profondo: la “sacralità”, la celebrazione per i frutti che madre terra offre passando per il lavoro e la dedizione che l’uomo mette nel coltivarli. Un processo fatto di amore e sacrificio per il proprio territorio, per le proprie tradizioni, una cultura per l’enogastronomia che si migliora con il tempo ma che nel tempo affonda le proprie radici.
“Tesori del nostro territorio, i prodotti tipici locali, hanno in sé quella che è la nostra storia ,la nostra tradizione legata ai luoghi in cui viviamo, affondano le radici più profonde nel terreno degli Alburni e si fanno volano per la valorizzazione e la promozione turistica di esso” afferma il primo cittadino Franco Martino.
Uno spaccato musicale è stato offerto dal concerto di Don Backy, interprete della canzone italiana anni ’60 e ’70 che ha regalato al pubblico la sua migliore interpretazione con i brani che hanno fatto storia nello scenario delle musica leggera italiana.
Ma la vivibilità , la promozione turistica e la valorizzazione di un territorio passano attraverso la viabilità, una rete viaria che non scoraggi il turista, ma che al contrario, nel mentre del viaggio, offra sicurezza e percorribilità…
Tra i degustatori dello scazzatiello aquarese l’assessore provinciale ai LL.PP Marcello Feola, per il quale la sagra rappresenta il metodo più corretto per la valorizzazione e la promozione del turismo enogastronomico, ma la condizione per accedere a tali eventi è offerto da una rete viaria ben strutturata e dalla sua messa in sicurezza. Ma altra importantissima condizione è il fare squadra, creare sinergia con le amministrazioni locali: “Ci stiamo occupando delle grandi arterie viarie, come la Fondovalle Calore e della manutenzione delle reti stradali già esistenti – dice l’assessore Feola, che così continua – abbiamo firmato un protocollo d’intesa con l’ANAS per la messa in sicurezza della Strada Statale 166 degli Alburni, approvato e finanziato un progetto che riguarda il miglioramento della Isca-Tufolo, e affidato a delle cooperative la pulizia dei manti stradali. Tra qualche mese riprenderanno i lavori per la Fondovalle Calore. Anziché espletare una nuova gara d’appalto, abbiamo interpellato l’ impresa seconda classificata per consentire una tempestiva ripresa dei lavori di quest’ asse stradale nevralgico sia per la Valle del Calore che per l’intero Cilento”.
L’ultima serata della V edizione per la degustazione dello scazzatiello aquarese e dei prodotti tipici locali ha visto l’uomo degli Alburni a Roma, e non solo, prendere parte al pranzo conviviale, l’onorevole Pasquale Vessa, VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici). Il gusto è uno di quei sensi che rimanda al passato, a quei sapori che hanno radici ataviche nella propria memoria: “Iniziative come questa sono necessarie e atte a valorizzare e promuovere l’enogastronomia, e tutto ciò che riguarda i frutti, i prodotti dei nostri luoghi, ma se vogliamo guardare al futuro ed essere concreti dobbiamo sostenere l’energia alternativa: la biomassa, l’eolico, il fotovoltaico. Queste rappresentano il futuro per il nostro territorio!” afferma l’onorevole Vessa: “la valorizzazione e la promozione degli Alburni ,e non solo, devono passare attraverso la tutela e la salvaguardia dell’ ambiente”.
Il sole che fa crescere i frutti che ci da un clima invidiabile, è lo stesso sole che funge da petrolio pulito. Ma un ostacolo da superare è il Parco che con i suoi divieti non permette un discorso alternativo dell’energia da sfruttare. Un progetto di grande valore si sta per realizzare con l’onorevole Vessa, la creazione di una banca dati della biodiversità del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Alburni. Esso rappresenta anche una fonte occupazionale e di svolta a livello mondiale. Un archivio storico da lasciare alle future generazioni, un progetto su cui lavorare ed investire.
Finchè abbiamo dei ricordi il passato dura, finché abbiamo delle speranze il futuro ci aspetta, finché abbiamo idee e forza per realizzarle… il presente vale la pena di esser vissuto.
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