Ex cementificio di Sapri, sindaco: «Ora si riqualifica pensando al turismo»

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Ex cementificio di Sapri, sindaco: «Ora si riqualifica pensando al turismo»

La riqualificazione dell’area dell’ex cementificio penserà soprattutto a far crescere il turismo. Ne è certo il sindaco di Sapri Giuseppe Del Medico, dopo l’incontro che si è svolto nella giornata di martedì. Dal tavolo è emerso un primo quadro: l’amministratore di Club Tirrenico Giovanni Sannino, proprietario dell’area, ha presentato una prima proposta di fattibilità per il recupero dell’ex-cementificio, rispettando le indicazioni dell’atto di indirizzo condiviso nella prima riunione. Tra le linee guida l’incentivazione al riuso delle aree degradate ai fini turistici ricettivi, la riqualificazione del fronte Mare e del collegamento città, porto, monte Ceraso, l’implementazione dell’offerta di servizi turistici della città e la tutela e la salvaguardia delle area collinari del Monte Ceraso e la loro valorizzazione.

La proposta quindi parte – fa sapere il sindaco – da una attenta valutazione complessiva del contesto, delle criticità e delle potenzialità del territorio, dei punti di forza e delle debolezze dell’area di intervento. Sono individuate le pre-condizioni minime che possono rendere sostenibili e realizzabili le ipotesi di trasformazioni dell’area con vocazione turistico- ricettivo – residenziale con investimenti privati: accessibilità al territorio (Alta Velocità), completamento del Porto/Marina, riqualificazione del FronteMare. «La proprietà ha fatto un ottimo lavoro –ha commentato il vicesindaco Ricciardi – lo studio di fattibilità presentato è un primo passo per la costruzione di una ipotesi di riqualificazione di un’area strategia per il futuro della Città. Le proposte ci sembrano in linea di massima condivisibili e rispettose delle indicazioni dell’amministrazione comunale, abbiamo finalmente abbandonato l’idea del ‘mega albergo’ di 80.000 metri quadrati mai realizzato che ha condizionato il vecchio Piano Regolatore».

«Siamo ancora in una fase di confronto – ha sottolineato il sindaco Giuseppe Del Medico – abbiamo necessità di approfondire e di valutare con attenzione la proposta della proprietà. Ci sono ottimi spunti nello studio di fattibilità che devono essere oggetto di riflessione, ovviamente siamo soddisfatti dell’impostazione complessiva che è rispettosa degli impegni assunti: tutela delle aree collinari, utilizzo solo dei suoli già edificati, sostenibilità urbanistica dell’intervento. Non possiamo sbagliare – conclude iil primo cittadino – il nuovo Puc dovrà prevedere per quell’area la realizzazione di un intervento sostenibile e realizzabile, la Città non può attendere altri sessanta anni. La demolizione del Cementificio è solo il punto di partenza, anche se un bellissimo punto di partenza di cui siamo molto felici. Il nuovo incontro del tavolo pubblico/privato è fissato per la prossima settimana per una valutazione del documento presentato, saranno presenti anche i tecnici incaricati della redazione del nuovo Puc!.

Da una analisi dei dati disponibili e utilizzando esperienze similari sono state definite funzioni, destinazioni e dimensioni dell’intervento di riqualificazione urbana che possono avere una sostenibilità in termini di costi/benefici:

Hotel 
(min.2400 mq/max 4800 mq) 
In base ai riscontri di mercato, tale comparto è stato articolato in 60 camere. La presenza di ampi spazi comuni, funzionali al prolungato soggiorno degli ospiti, e di servizi di ristorazione, benessere e banqueting giustificano il dimensionamento ottimale dell’hotel in max 80 mq/camera.

Unità “buy to let” residenza alberghiera
(min.1200 mq/max 2000mq) 
Sulla base delle indicazioni di mercato, il dimensionamento ottimale è di 60 mq netti per unità abitativa composta di 2 camere da letto, soggiorno, 2 bagni e cucina abitabile. La forte integrazione con l’hotel (facilities e servizi comuni) permette di limitare gli spazi comuni a: hall, reception e passaggi di collegamento

La “Corte”
(min.800 mq/ max 1500 mq)
La Corte funge da centro servizi ed è localizzato strategicamente in posizione baricentrica rispetto all’hotel e alle unità “buy to let”. Oltre ai negozi (moda, parrucchiere, edicola), è previsto un centro benessere(SPA) di max 800 mq

Unità residenziali porto/marina
(min.1500 mq/max 2000 mq) 
Il mix di superfici per tipologia e la dimensione media delle unità (50/80mq) rispecchia i parametri di mercato per sviluppi immobiliari residenziali connessi al Porto/Marina (posto barca/residenza) all’interno di complessi turistici integrati
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Hotel 
(min.2400 mq/max 4800 mq) 
In base ai riscontri di mercato, tale comparto è stato articolato in 60 camere. La presenza di ampi spazi comuni, funzionali al prolungato soggiorno degli ospiti, e di servizi di ristorazione, benessere e banqueting giustificano il dimensionamento ottimale dell’hotel in max 80 mq/camera.

Unità “buy to let” residenza alberghiera
(min.1200 mq/max 2000mq) 
Sulla base delle indicazioni di mercato, il dimensionamento ottimale è di 60 mq netti per unità abitativa composta di 2 camere da letto, soggiorno, 2 bagni e cucina abitabile. La forte integrazione con l’hotel (facilities e servizi comuni) permette di limitare gli spazi comuni a: hall, reception e passaggi di collegamento

La “Corte”
(min.800 mq/ max 1500 mq)
La Corte funge da centro servizi ed è localizzato strategicamente in posizione baricentrica rispetto all’hotel e alle unità “buy to let”. Oltre ai negozi (moda, parrucchiere, edicola), è previsto un centro benessere(SPA) di max 800 mq

Unità residenziali porto/marina
(min.1500 mq/max 2000 mq) 
Il mix di superfici per tipologia e la dimensione media delle unità (50/80mq) rispecchia i parametri di mercato per sviluppi immobiliari residenziali connessi al Porto/Marina (posto barca/residenza) all’interno di complessi turistici integrati

Sulla base di esperienze comparabili riferite a resort turistici integrati, gestiti da operatori professionali di rilievo internazionale hanno è possibile stimato anche le ricadute occupazionali:
– circa 100 addetti impiegate nell’attività di resort
– circa 150 addetti impiegati nell’indotto 

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