Fase 2: Fondazione MIdA e Comuni di Pertosa e Auletta, lettera a De Luca
| di Redazionedi Pasquale Sorrentino
«Il Comune di Auletta, il Comune di Pertosa e la Fondazione MIdA, nell’esprimere riconoscenza e soddisfazione per aver coinvolto la società civile in una riflessione corale su scelte, indirizzi e programmi che potrebbero rivelarsi utili ad affrontare, in maniera efficace sulla lunga durata, la Fase 2 di contrasto all’emergenza causata dall’epidemia da Covid-19, ritengono doveroso segnalare alcuni possibili temi di riflessione imposti dalle esigenze e specificità delle realtà locali, in particolare delle comunità delle cosiddette “aree interne”, già fortemente penalizzate per ataviche carenze infrastrutturali e per l’isolamento istituzionale sofferto ormai da decenni». Inizia così la lettera che i due comuni del Vallo di Diano e la fondazione Mida hanno inviato al governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca.
«In questo momento drammatico per l’intera umanità – continuano – riteniamo più che mai validi i modelli di sviluppo e la sostenibilità sociale ed economica che gli stili di vita delle comunità rurali sono in grado di ispirare. E per questa ragione chiediamo interventi mirati in settori vitali come quelli dell’agricoltura e del turismo territoriale, proponendo come esempio le soluzioni proposte per rispondere ai bisogni delle nostre realtà, bisogni e soluzioni estensibili ai numerosi contesti analoghi. Le comunità di Auletta e Pertosa sono tradizionalmente legate alla coltura dell’olivo e da qualche decennio hanno recuperato e valorizzato anche la produzione di un’antica cultivar di carciofo, il Carciofo Bianco, “presidio slowfood”, e prodotto PAT, diventata fonte di reddito di primaria importanza per i produttori locali. Proprio in questo momento di ripresa vegetativa, uno dei più delicati per le attività agricole, è necessario non vanificare gli sforzi dei coltivatori garantendo i presupposti di sistema dell’economia primaria: la distribuzione, secondo le consuete tempistiche, e tutte le attività di trasformazione dei prodotti».
«I territori di afferenza sono già beneficiari del finanziamento di opere pubbliche strategiche che riguardano la realizzazione di un canale irriguo, il ripristino della viabilità primaria, interessata da frane e smottamenti, l’attivazione della fibra ottica, la cui linea principale già attraversa i territori comunali, la sistemazione funzionale del centro storico di Auletta con la realizzazione di un “Parco a Ruderi”, e soprattutto la messa in sicurezza dell’ingresso principale all’importante sito carsico delle Grotte di Pertosa-Auletta, sito attrattore gestito dalla Fondazione MIdA che ha tra i soci fondatori proprio la Regione Campania e che impiega 14 unità lavorative a tempo indeterminato, oltre all’azione stimolante per lo sviluppo dell’indotto che ha creato con i suoi 65.000 visitatori all’anno. Si comprende allora come sia auspicabile, nel più breve tempo possibile, l’applicazione di tutte le deroghe consentite per l’aggiudicazione degli appalti relativi. Tutte le opere menzionate costituiscono, infatti, presupposto fondamentale per dotare le comunità di infrastrutture essenziali per la produzione e commercializzazione dei prodotti agrari, oltre che per rilanciare l’offerta turistica fortemente compromessa dalla crisi. Senza contare la ricaduta positiva per tutto il settore edilizio che innescherà la riapertura di questi grandi cantieri. A proposito di fruizione turistica, si ritiene necessario redigere al più presto un piano articolato e omogeneo per disciplinare le visite ai musei, ai siti archeologici, alle riserve, alle oasi naturali, ai Parchi e alle Grotte Turistiche, questi ultimi in particolare attrattori che caratterizzano proprio il turismo delle aree interne. Contestualmente risulta urgente la redazione di un protocollo di sicurezza per le strutture ricettive, in grado di fornire uno strumento agile ma efficace, al contempo promuovendo azioni di facilitazioni e agevolazioni per la sua applicazione (ad es. finanziare pubblicamente la dotazione di presidi sanitari e di strumenti software per garantire un sistema di prenotazione e di contingentamento dei gruppi di visitatori adeguato). Come pure sarebbe auspicabile la riconversione di finanziamenti regionali già erogati a favore di manifestazioni pubbliche per attività promozionali o di commercio on line, per dotazioni digitali finalizzate ad una gestione razionale e sostenibile dei flussi turistici o per adeguarsi alle nuove normative in materia di sicurezza sanitaria e pubblica. Per quanto riguarda in particolare il sito carsico delle Grotte di Pertosa-Auletta, la Fondazione ha redatto la bozza di un piano (qui in allegato) che potrebbe consentire la regolamentazione dell’ingresso in sicurezza dei visitatori, e che potrebbe costituire una possibile base di confronto istituzionale sulle modalità di fruizione di altri siti naturali o analoghi, come le aree archeologiche o i Parchi naturali. La specificità di questi contesti si presta ad applicare agevolmente norme basilari di sicurezza, disponendo di ampi spazi sia all’aperto che ipogei, e prestandosi a sperimentare in tempi molto brevi la loro efficacia. Sottoponiamo per tanto alla vostra attenzione questa proposta in particolare con l’augurio di aver risposto in maniera adeguata al vostro gradito appello, restando a disposizione per ulteriori approfondimenti» concludono.
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