Febbre del Nilo, due nuovi casi nel salernitano. In Terapia intensiva un 60enne e un 71enne
| di Luigi MartinoContinuano i casi di febbre del Nilo in provincia di Salerno, con due nuovi pazienti ricoverati in isolamento all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Si tratta di un anziano di Salerno e di un uomo trapiantato residente a Pontecagnano. Fortunatamente, entrambi non sono in gravi condizioni. Al momento, restano ricoverati in terapia intensiva un 70enne di San Mango Piemonte e un 60enne di Roccadaspide, quest’ultimo in via di miglioramento.
Il virus del Nilo Occidentale (West Nile Virus) è un arbovirus trasmesso all’uomo tramite la puntura di zanzare infette, in particolare della specie Culex. Nell’80% dei casi, l’infezione è asintomatica, mentre nel restante 20% i sintomi possono includere febbre, mal di testa, nausea e, in alcuni casi, rash cutanei e linfonodi ingrossati. Solitamente, questi sintomi durano pochi giorni, ma possono protrarsi per settimane e variare a seconda dell’età. I bambini tendono a manifestare febbri leggere, mentre i giovani possono presentare febbre alta, mal di testa e dolori muscolari. Gli anziani e i soggetti debilitati sono invece più vulnerabili a forme gravi, con complicanze neurologiche come meningite o meningoencefalite, anche se ciò avviene solo in circa lo 0,1% dei casi.
Il territorio salernitano ha già registrato episodi di infezione in animali: l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato la positività in un cavallo ad Altavilla Silentina e, il 6 agosto scorso, in un uccello ad Agropoli. Purtroppo, un uomo di 59 anni di Altavilla Silentina, sottoposto a terapie oncologiche, è deceduto a causa di una grave forma di encefalite.
Le autorità sanitarie locali hanno adottato tempestive misure di prevenzione, tra cui trattamenti larvicidi e il monitoraggio delle zanzare. I test condotti dall’Istituto Zooprofilattico di Portici hanno escluso la presenza delle zanzare Culex nella zona di Altavilla Silentina. Tuttavia, il monitoraggio continua per prevenire ulteriori casi di trasmissione.
Restano sotto osservazione i pazienti più gravi: un 70enne di San Mango Piemonte è ancora in coma, mentre un 78enne di Agropoli, ricoverato per complicanze neurologiche, si trova in rianimazione all’ospedale Cotugno di Napoli. Le sue condizioni sono stabili.
L’allerta rimane alta, e le autorità sanitarie invitano la popolazione a seguire le misure preventive, come l’uso di repellenti e l’eliminazione dei ristagni d’acqua, dove le zanzare possono riprodursi.
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